FUA Ministeri: quando la mobilitazione paga – Comunicato unitario Fpcgil Cislfp Uilpa

14 Gennaio 2016

 

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COMUNICATO UNITARIO FP CIGIL – CISL FP – UILPA
FUA MINISTERI, QUANDO LA MOBILITAZIONE PAGA
 

E’ stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica n. 303 del 31 dicembre 2015, dopo la registrazione alla Corte dei
Conti,  il decreto del Presidente del
Consiglio dei Ministri 12 novembre 2015, con il quale una quota delle risorse
del Fondo per le esigenze indifferibili di cui all’art. 1, comma 200, della
legge n. 190/2014, pari ad euro 70.074.077, è stata destinata, per l’anno 2015,
ad incremento della disponibilità dei Fondi unici di amministrazione per il personale
delle aree dei Ministeri.
Si è concluso, quindi, l’iter formale del provvedimento
con il quale si è provveduto alla iscrizione negli stati di previsione dei
Ministeri delle somme che,  in sede di
legge di assestamento di bilancio 2015, erano state indebitamente sottratte dall’ammontare
delle risorse destinate a retribuire la produttività dell’anno appena trascorso
e che si riferiscono a diritti economici legittimamente maturati dai
dipendenti.

Si tratta di un risultato importante, che ha consentito
la restituzione del maltolto ai dipendenti dei Ministeri, già gravemente
penalizzati dal protrarsi del blocco della contrattazione nazionale. Su questa
partita sono stati fondamentali l’apporto 
e le importanti iniziative dei lavoratori, sostenute dalle categorie del
pubblico impiego di Cgil Cisl e Uil, che hanno costretto il Governo a fare marcia
indietro su una questione assolutamente priva di ogni logica, se non quella di
provocare ulteriore pregiudizio non solo al salario degli operatori ma anche alla
qualità dei servizi al cittadino. 
Questo successo deve renderci ancora più consapevoli
della nostra forza e della nostra determinazione.
La mobilitazione dei
lavoratori pubblici continua, con modalità ed iniziative che verranno coordinate
nei prossimi giorni a livello nazionale/regionale, per rivendicare il diritto a
un rinnovo del contratto che sia dignitoso e per chiedere di essere i
protagonisti di una vera riforma della PA, che vada davvero incontro alle
necessità dei cittadini.
Roma, 14 gennaio 2016   

 
 
 
 
 
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