Polizia Locale: Il 25 giugno NO della categoria alla legge sulla devolution

18 Luglio 2011

Il 25 giugno NO della categoria alla legge sulla devolution

25-26 giugno 2006: votare NO per respingere il tentativo di dissolvere
100 anni di storia della Polizia Locale

Il prossimo appuntamento referendario del 25 e 26 giugno è un momento di fondamentale importanza per: la storia democratica del nostro paese; il futuro di tutti noi; i valori fondamentali rappresentativi dell’unità nazionale.
Votando NO al quesito referendario di conferma della legge con la quale il centrodestra ha deciso lo stravolgimento, in alcuni dei suoi aspetti fondamentali, della nostra Costituzione, impediremo la rottura dei valori solidaristici che tessono l’unità del paese ed un ritorno ad uno stato pre risorgimentale.
Già questo, basterebbe per motivare un impegno totale in difesa della Costituzione Repubblicana, ma per i lavoratori della Polizia Locale esiste una motivazione aggiuntiva, poiché sarebbero colpiti due volte: nei diritti di cittadinanza e nel dissolvimento della peculiare professionalità che contraddistingue il nostro lavoro.
Una professionalità frutto di cento anni di storia al servizio dei cittadini a garanzia dei principi di legalità, vivibilità e civile convivenza, messa in discussione da una visione provinciale ed anacronistica della nostra società.
Con la mobilitazione costante dei lavoratori siamo riusciti ad impedire, in questi cinque anni di governo del centrodestra, che disegni pericolosissimi, quali la mercificazione della sicurezza ed il depotenziamento della Polizia Locale, potessero segnare negativamente la vita democratica del nostro paese.
Ora il sindacato e l’insieme delle lavoratrici e dei lavoratori della Polizia Locale, devono costruire una forte mobilitazione contro lo smantellamento di un modello di sicurezza pubblico, democratico e nazionale e a sostegno della riforma della Polizia Locale.
Solo con la vittoria del NO sarà possibile dare un serio orizzonte strategico alle lotte di questi anni a partire dal garantire alla Polizia Locale un ruolo fondamentale nelle politiche integrate di sicurezza urbana, rispettoso della nostra specificità professionale ed in pari dignità con le forze di polizia ad ordinamento statale.
Potremo, così, operare in direzione del coordinamento delle varie forze di polizia, nazionali e locali, nella chiarezza delle singole competenze a sostegno di una riforma complessiva della Polizia Locale, in grado di definire compiti, ruolo e funzioni, nonché d’introdurre una rete di diritti e tutele, economiche, assicurative e previdenziali, rispondenti all’evoluzione lavorativa del settore.
Con il NO al referendum potremo evitare gli effetti di una legge che in sostanza, depotenzia e disperde le capacità organizzative e le competenze professionali, costruite faticosamente in questi anni, dai Corpi di Polizia Municipale e Provinciale, ma non solo, poiché mette in discussione il prezioso lavoro degli appartenenti alla Polizia di Stato, prefigurando venti modelli di sicurezza e venti Corpi di Polizia, uno per regione, che finirebbero con il rendere inesigibile il diritto dei cittadini di beneficiare di un sistema democratico e nazionale di sicurezza.
Rifiutiamo la logica della moltiplicazione dei Corpi di Polizia, nel nostro paese ve ne sono già cinque nazionali più la Polizia Locale, il problema è , invece, quello di definire con precisione i relativi ambiti di competenza e di intervento.
La Polizia Locale, è un’importante realtà che svolge un prezioso lavoro nelle politiche integrate per la sicurezza, il 25 e 26 giugno votiamo NO per non vedercelo sottrarre.

Il Coordinatore Nazionale
Gennaro Martinelli

Roma, 13 giugno 2006

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