Finanziaria: con il maxi emendamento del Governo la mazzata finale. Comunicato stampa di Rossana Dettori Segretaria Nazionale Fp Cgil

18 Luglio 2011

Finanziaria: con il maxi emendamento del Governo la mazzata finale. Scelte contro gli enti locali, contro i cittadini, contro i lavoratori. Comunicato stampa di Rossana Dettori Segretaria Nazionale Fp Cgil Autonome Locali

 
Riduzione dei trasferimenti ordinari a Comuni, Province e Regioni, ulteriori rigidità sul rispetto dei patti di stabilità ( che equivarrà ad una riduzione secca del 30% sugli investimenti), riduzione delle risorse per il cd. “pacchetto Welfare”.

In estrema sintesi il Governo ha deciso per una legge finanziaria che metterà in ginocchio gli enti locali e con loro i cittadini: meno servizi alla persona, meno interventi socio assistenziali, meno soldi per la sicurezza, meno soldi per le scuole ed impossibilità, anche per i comuni e le province più virtuose, di poter procedere al pagamento delle commesse pubbliche, con ricadute pesanti anche per le economie e per i livelli occupazionali dei territori.

Ma, nel maxiemendamento il Governo è riuscito addirittura ad infilare una previsione che, se agita, rischia di produrre riduzioni dei salari per i lavoratori pubblici, in primo luogo di quelli che lavorano nei Comuni, nelle Province e nelle Regioni.

Cos’altro rappresenta, se non questo, la prevista possibilità di estendere l’utilizzo dei cd. “voucher anche ai lavoratori pubblici in regime di part-time?

La previsione dei voucher per disoccupati, cassaintegrati e studenti la dice lunga sull’approccio compassionevole del Governo e della sua maggioranza rispetto alla grave crisi che sta riducendo i livelli occupazionali nel nostro Paese: invece di avanzare misure straordinarie per agevolare l’entrata nel mercato del lavoro di quelle donne e uomini che ne sono stati espulsi o che non riescono ad entrarci il Governo elargisce l’elemosina, il contentino, in una pietosa e pelosa azione di ipocrita assistenza.

Chiediamo con forza al Governo, alla maggioranza che lo sostiene, alle forze parlamentari di opposizione di fare in modo che nell’ultimo passaggio al Senato, dopo l’approvazione di oggi pomeriggio alla Camera, si eviti quest’ennesima gravissima lesione dei diritti dei lavoratori con la messa in discussione del loro salario.

Per ciò che ci riguarda contrasteremo con tutte le forze quella che, ci auguriamo, non diverrà mai norma dello Stato.

Nel caso sciagurato di una sua approvazione, la nostra opposizione, ancora più forte, si rivolgerà verso quelle amministrazioni pubbliche che decideranno di attivare questa possibilità.

Il salario dei lavoratori non si tocca.

Roma 16 Dicembre 2009  

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