Medici – Boom obiezione di coscienza, serve un piano di contrasto per garantire la 194

18 Luglio 2011

Medici: Boom obiezione di coscienza, serve un piano di contrasto per garantire la 194 – Dichiarazione stampa di Cecilia Taranto, segretaria nazionale FPCGIL e di Massimo Cozza, segretario nazionale FPCGIL Medici

 
I dati sull’aumento esponenziale dell’obiezione di coscienza – contenuti nella relazione annuale al Parlamento del Ministero della Salute sulla legge 194, con punte del 70-80% in diverse Regioni per ginecologi ed anestesisti – impongono un piano di contrasto per garantire l’effettiva attuazione della 194.

Il Governo e le Regioni aprano subito un tavolo di confronto con i sindacati per l’effettiva attuazione della 194 su tutto il territorio nazionale, garantendo in ogni presidio la presenza 24 ore su 24 di un numero adeguato di medici ed infermieri non obbiettori.

Si tratta di non penalizzare le donne – in particolare delle Regioni del Sud – e i medici e gli infermieri che, non dichiarandosi obbiettori, vedono ricadere solo su di loro il lavoro per le interruzioni di gravidanza.

Per quanto ci riguarda avanziamo tre proposte.

La direzione dei presidi nei quali si effettua l’interruzione di gravidanza sia affidata a chi non è obbiettore. Il requisito della non obiezione sia introdotto per chi deve essere assunto o trasferito in presidi con oltre il 50% di obiettori. Le Regioni attuino l’istituto della mobilità, previsto dalla stessa legge 194, per coprire le carenze di medici ed infermieri non obiettori.

X
Questo sito usa i cookie per offrirti la migliore esperienza possibile. Procedendo con la navigazione sul sito o scrollando la pagina, accetti implicitamente l'utilizzo dei cookie sul tuo dispositivo. Informativa sull'utilizzo dei cookie Accetto