Piano Antidroga: Giovanardi non parla più di miracoli – Comunicato stampa di Cecilia Taranto

18 Luglio 2011

Piano Antidroga: Giovanardi non parla più di miracoli. La repressione senza fondi – Comunicato stampa di Cecilia Taranto, Segretaria Nazionale Fp-Cgil

Il Governo ha licenziato pochi giorni fa il Piano d’azione Nazionale antidroga 2010/2013. L’impostazione generale del PAN  è coerente con l’approccio securitario e ideologico del Governo, contraria alle direttive europee sulla riduzione del danno e declinata in chiave repressiva e populista.

Non si afferma più, come avvenuto in occasione della relazione in Parlamento del Sottosegretario Giovanardi, che il consumo di sostanze stupefacenti è diminuito, grazie al Governo e alla crisi economica, del 25%, ma si accenna timidamente ad una “regressione”. Forse il Sottosegretario ha riflettuto sui limiti della sua rilevazione (12.000 intervistati tramite questionari inviati per posta) e sul pericolo di una sottovalutazione tanto grossolana quanto illusoria.

Molte delle azioni previste sono in netto contrasto con la realtà e con le azioni di Governo. Rilanciare il sistema dei servizi, ad esempio, è un intento condivisibile che fa a pugni con la manovra finanziaria 2010 che ha eliminato qualunque investimento, strutturale e in termini di organico, nei SERT (dal 2006 al 2009 sono diminuiti del 2,2%, il personale del 3,3 %, e il combinato disposto di blocco del turn over e tagli lineari nei prossimi anni causerà una ulteriore diminuzione).

Sul tema delle carceri, poi, le affermazioni più “stupefacenti”. Il PAN propone una serie di modifiche della legge sulla droga del Sottosegretario Giovanardi che, se lette organicamente, rappresentano una dichiarazione di fallimento. Condividiamo, ad esempio, il proposito di incrementare le misure alternative alla detenzione per i tossicodipendenti. Doveroso, visto che la legge Fini-Giovanardi ha portato in carcere 28.154 persone, ma tardivo.

Quanto alle accuse agli operatori, descritti come ideologici e predisposti a tollerare l’uso delle droghe leggere, stendiamo un velo di pietosa indignazione, come rispediamo al mittente la proposta di una “tessera del drogato” a punti. A Giovanardi sarà sembrata una fantasiosa trovata per catturare attenzione mediatica e consensi. Noi, semplicemente, rabbrividiamo.

Roma, 4 Novembre 2010

 
 
 
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