Istituito comitato dialogo sociale europeo

29 Febbraio 2016

Istituito comitato dialogo sociale europeo

Dialogo sociale europeo
Dialogo sociale europeo

E’ IL 40° COMITATO SETTORIALE IN EUROPA, IL TERZO NEI SETTORI PUBBLICI (DOPO ENTI LOCALI E OSPEDALI)

Il 17 dicembre 2010, a Genval, durante la presidenza belga è stato istituito il 40° Comitato settoriale di dialogo sociale europeo. Si tratta di quello delle amministrazioni e funzioni centrali e prevede il dialogo a livello europeo tra la rappresentanza sindacale (denominata TUNED, Trade Unions’ National and European Administration Delegation , che vede assieme sia la rappresentanza EPSU sia quella autonoma del CESI) e quella dei datori di lavoro (denominata EUPAE, EU Public Administration Employers). La nascita del nuovo comitato significa che un numero di amministrazioni centrali nazionali hanno deciso di creare e aderire ad una specifica organizzazione europea dei datori di lavoro, agendo come datori di lavoro dell’UE.
Il comitato favorirà lo scambio di informazioni, il dialogo sociale a livello nazionale e la possibilità di influenzare le iniziative UE riguardanti più di sette milioni di lavoratrice e lavoratori nel governo centrale.
Il Comitato di dialogo sociale coinvolge, come datori di lavoro, le amministrazioni centrali di 9 paesi: Belgio, Francia, Grecia, Italia, Lussemburgo, Regno Unito, Repubblica ceca, Romania e Spagna che prappresentano il 60% delle lavoratrici e dei lavoratori statali. Alla riuione hanno partecipato, come osservatori, i rappresentanti dei governi di Ungheria e Slovenia.
Presidente del Comitato è stata eletta Inge Vervotte, ministro della Funzione pubblica belga, copresidente è Charles Cochrane del sindacato PCS, Regno Unito.
La prima riunione, che prevede l’approvazione del programma pluriennale di lavoro, è prevista per il 14 Febbraio 2011.
” Esprimiamo soddisfazione per il riconoscimento formale del comitato settoriale di dialogo sociale delle Funzioni Centrali.  – dice Francesca De Rugeriis, coordinatrice nazionale delle Funzioni centrali della FP CGIL e rappresentante per l’Italia nel Comitato permanente europeo per le amminisrazioni nazionali   – l’atto di formalizzazione avviene dopo un lungo periodo di sperimentazione e di dialogo ‘informale’ che ha visto coinvolti sia i sindacati che i responsabili delle amministrazioni centrali di molti paesi dell’Unione Europea, insieme abbiamo lavorato per il raggiungimento di questo importante obiettivo. Dopo gli Enti locali e la Sanità era di fondamentale importanza, anche per le Funzioni Centrali, ottenere il pieno riconoscimento e la formalizzazione del Comitato. Adesso sarà possibile trasformare in atti legislativi e direttive i risultati che si otterranno attraverso il dialogo sociale anche in questo settore. “

 

 

 

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