Inps-Inpdap_Inail: comunicato “Se il Governo non crede alla riforma Brunetta perché dovrebbero crederci i lavoratori?”

18 Luglio 2011

 
 

Comunicato

 

INPS – INPDAP- INAIL

Se il Governo non crede alla riforma Brunetta perché dovrebbero crederci i lavoratori?

Per le lavoratrici ed i lavoratori del Ministero dell’Economia e delle Agenzie Fiscali non si applicherà più la riforma Brunetta.

Per queste amministrazioni, recita infatti il comma 21 dell’articolo 57 del codice sulla digitalizzazione, «sono determinati i limiti e le modalità di applicazione delle disposizioni dei titoli II e III del decreto legislativo150 del 27 ottobre 2009 ( i titoli che disciplinano dei la valutazione delle performance degli uffici e dei dipendenti) al ministero dell’economia e delle finanze e alle agenzie fiscali».

In pratica Tremonti, tira l’ennesimo colpo mancino al suo collega Brunetta e decide che, nel suo Ministero su valutazione e premi, decide lui.
Così come già avvenuto per la Presidenza del Consiglio dei Ministri (di cui la stessa Funzione pubblica di Brunetta fa parte!) le regole della riforma non entreranno in funzione, ma saranno “adattate” e”ammorbidite” da un dpcm, fatto dallo stesso Ministero dell’Economia.

Ma forse alcuni dipendenti sono più dipendenti di altri?

E dove finisce il merito tanto brandito da Brunetta contro i fannulloni e la CGIL “che vuole che i dipendenti pubblici, produttivi o meno, siano pagati tutti allo stesso modo, ma, ci dispiace per loro, dovranno adeguarsi ad un sistema diverso che tenga conto del merito”?

Dove sta la tanto sbandierata coerenza e imparzialità di Tremonti, che, invece, fa il potente con i deboli ed è solo riuscito a minare la credibilità dell’intera amministrazione pubblica, con tagli lineari e indiscriminati, con blocco del turn over, con blocchi delle crescite professionali e degli avanzamenti di carriera?

E ora cosa faranno gli Enti Pubblici non Economici?

Anche negli Enti dove il CCIE 2010 e’ stato firmato senza alcun riferimento al decreto150, l’amministrazione continuerà imperterrita ad andare avanti su performance e valutazione senza il confronto con i Sindacati attuando una riforma morta sul nascere?

Oppure gli Enti cominceranno a muoversi su un terreno di confronto su temi quali la crescita professionale dei dipendenti, la formazione, la garanzia di trasparenza e imparzialità, la possibilità di garantire a tutti i lavoratori di “dimostrare ciò che si vale” e non lasciare i “migliori posti” sempre ai “soliti noti”?

Su questa temi la FP CGIL è pronta ad un confronto aperto e costruttivo.

Solo su queste basi è possibile parlare di valutazione e merito dando significato e contenuto a queste parole che non spaventano ne lavoratori ne sindacati se davvero riguardano sviluppo e miglioramento di tutta la PA.

Roma, 20/01/2011

FPCGIL INPS FPCGIL INPDAP FPCGIL INAIL
O.Ciarrocchi M.Perrini R.Morelli

 
 
 
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