Medici – Eletta la nuova responsabile della FPCGIL Medici Torino

06 Novembre 2011

NEWS

Eletta la nuova responsabile della FPCGIL Medici Torino

 
Il 18 gennaio 2011 è stata eletta la nuova responsabile dei medici della FP CGIL medici di Torino: è Clara Peroni, 53 anni, reumatologa presso l’Ospedale Molinette di Torino.
La priorità di lavoro dei prossimi mesi sarà il contrasto alla proposta di Piano Sanitario Regionale che prevede la costituzione di grandi aziende sanitarie (territoriali ed ospedaliere) e lo scorporo degli ospedali dal territorio.
Si tratta – dichiara la nuova responsabile – di un impianto “ospedalocentrico” che cancella il lavoro fatto in Piemonte in questi anni per riconoscere importanza alla prevenzione, all’integrazione socio-sanitaria, al corretto utilizzo degli ospedali; non tiene conto che tutelare la salute dei cittadini non vuol dire aumentare il numero delle prestazioni di cura che vengono offerte, ma vuol dire educarli a richieste corrette ed intervenire prima che le persone si ammalino“.
La riorganizzazione pensata dalla giunta regionale, se dovesse essere attuata, provocherà enormi problemi di carattere organizzativo e gestionale.
Com’è possibile governare un’azienda ospedaliera – sottolinea Peroniche mette insieme Molinette, CTO, Sant’Anna, Regina Margherita, più tutti gli altri ospedali della zona sud di Torino e quelli che oggi appartengono all’ASLTO5? Come sarà possibile dare risposte ai cittadini e valorizzare le professioni sanitarie?”
Un’altra priorità di lavoro dei medici della CGIL sarà quella di riaffermare, anche in presenza del blocco dei contratti nazionali e delle norme previste dai decreti Brunetta, il diritto a contrattare in tutti gli ospedali ed aziende sanitarie: salario ed organizzazione del lavoro.
Infine sarà posta molta attenzione al tema della precarietà.
Ci sono nei nostri ospedali molti medici che da anni hanno un rapporto di lavoro precario e che, secondo le nuove norme, dovrebbero essere lasciati a casa. Ci proponiamo di aprire un confronto con la Regione per trovare le forme per proseguire questi rapporti di lavoro e stabilizzarli, per non perdere il prezioso patrimonio di professionalità di questi colleghi e per mantenere i servizi ai cittadini“.

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