Roma, 26 gen. (Adnkronos Salute) – Per combattere e ridurre il numero dei casi di infezioni in corsia “dobbiamo investire sulla formazione, nonostante il dimezzamento dei fondi a essa dedicati per colpa della manovra economica, e sull’ammodernamento delle strutture ospedaliere, per il quale, però, stiamo in una fase di disinvestimento da parte di questo Governo“. Ad affermarlo è Massimo Cozza, segretario nazionale della Fp Cgil medici, che commenta così il quadro sulle infezioni ospedaliere in Italia, tracciato all’Adnkronos Salute dall’Istituto superiore di sanità (Iss). Dall’analisi elaborata dall’Iss che, grazie a una ricerca condotta l’anno scorso in 50 ospedali della penisola, può tracciare un quadro aggiornato sul tema delle infezioni ospedaliere, emerge che ad essere colpiti da infezioni in corsia sono circa 400 mila pazienti all’anno. Con una tasso di mortalità annuale pari al 2%, quindi circa 8 mila ricoverati. Polmoniti, setticemie e infezioni da catetere, le infezioni più diffuse.