Comitato esecutivo della CES

18 Luglio 2011

CES – COMITATO ESECUTIVO (7-8 MARZO 2011)

NO ALLA NUOVA GOVERNANCE ECONOMICA DELLA UE

Nei giorni 7 e 8 marzo si è tenuta a Bruxelles la riunione del Comitato esecutivo della Ces con all’ordine del giorno importanti temi per il futuro dell’Europa e del sindacato europeo.
L’argomento principale cui è stato dedicato gran parte del dibattito è stata la proposta di Risoluzione sulla Governance economica europea, che acquisisce ulteriore importanza anche alla luce del documento Barroso – Van Rompuy sul coordinamento di politica economica nella zona euro dello scorso 27 febbraio.
La Risoluzione, che è stata adottata dal Comitato esecutivo e verrà inoltre utilizzata anche nel documento congressuale della CES, esprime preoccupazione per le proposte delle istituzioni europee verso una flessibilità salariale ed un attacco agli istituti del mercato del lavoro arrivando ad una deregolamentazione dei salari e dei meccanismi salariali.
Si tratta di un attacco senza precedenti che si caratterizza come una intromissione delle istituzioni europee che, così come prevede il Trattato di Lisbona, non hanno competenza sulle questioni salariali e sulle pensioni.
La CES respinge con forza questo approccio ed è contraria ed eventuali cambiamenti del Trattato per consentire l’applicazione di queste proposte. Non sono stati i salari a causare l’attuale crisi economico-finanziaria ma i comportamenti irresponsabili dei mercati finanziari. E’ inaccettabile che le politiche salariali diventino il principale strumento di aggiustamento per uscire dalla crisi. La CES critica inoltre le misure di austerità introdotte nei vari Paesi che rischiano di portare le economie verso una crescita bassa, deflazionista, con un aumento indiscriminato della disoccupazione. La CES propone, al contrario, una strategia coordinata europea a sostegno della contrattazione collettiva e della sua autonomia, che è una questione di competenza esclusiva dei sindacati, con salari adeguati per combattere le politiche di austerità e le disuguaglianze. La CES metterà in campo tutte le iniziative possibili per contrastare queste proposte, sia attraverso una campagna di pressione sulla Commissione, il Consiglio, e i governi nazionali, sia attraverso diverse mobilitazioni, la prossima delle quali sarà una grande manifestazione prevista a Budapest il 9 aprile in concomitanza con il vertice Ecofin.


 
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