Comunicato stampa dell’Fp-Cgil Medici
Roma, 21 Marzo 2011. Da oggi, in caso di denuncia in sede civile, prima di andare dal giudice diventa obbligatorio per legge il tentativo di trovare un accordo tra medici e cittadini vittime di presunti errori o casi di malasanità.
La mediazione obbligatoria – prevista dalla legge 69/2009 e dai successivi provvedimenti applicativi D.Lgs 28/2010 e DM Giustizia 180/2010 articolo 5 comma 1 – interessa i medici citati in giudizio in sede civile che saranno chiamati dagli organismi di conciliazione scelti dal cittadino a ricercare un accordo amichevole per la composizione della controversia.
Il medico, presentandosi all’appuntamento con il mediatore e con il cittadino che ha presentato la denuncia, potrebbe trovare una soluzione soddisfacente oppure, in caso contrario, procedere in tribunale.
“Si tratta di un’opportunità da sperimentare” ha dichiarato Massimo Cozza, Segretario Nazionale Fp-Cgil Medici “che potrebbe portare a una diminuzione dei processi in sede civile e anche in sede penale, essendo a volte tra loro strettamente collegati“.
“Il dialogo e la capacità di ascoltare” ha concluso Cozza “potrebbero portare a superare incomprensioni e atteggiamenti rivendicativi ingiustificati, con i vantaggi della riservatezza e dello stop a processi che vanno avanti per anni con danni economici, emotivi e di immagine per i medici e per gli stessi cittadini”.