Medici – FPCGIL Medici su emergenza-urgenza a Fazio: adeguamento organici e abolizione guardia medica

05 Novembre 2011

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FPCGIL Medici su emergenza-urgenza a Fazio: adeguamento organici e abolizione guardia medica

 
Oggi la FPCGIL Medici ha inviato al Ministro della Salute Ferruccio Fazio le proposte sull’emergenza-urgenza, così come concordato nell’incontro del 4 maggio a Roma.

In primo luogo il sindacato propone un accesso unico telefonico per tutte le emergenze ed urgenze, individuato nel 118, che attiverà i percorsi ospedalieri o territoriali in base alla gravità delle patologie riscontrate.

L’obbiettivo strategico è la realizzazione di strutture territoriali h24 per le risposte ai codici bianchi e verdi – con la partecipazione della medicina generale, della pediatria di libera scelta e della medicina specialistica ambulatoriale – che siano visibili, accessibili ed in grado di fornire risposte immediate ed efficaci, compresa la diagnostica e gli interventi domiciliari.

L’istituzione di team separati al pronto soccorso per i codici bianchi e verdi deve invece rappresentare solo una soluzione tampone per far fronte agli accessi diretti per le urgenze minori all’ospedale che oggi sono la maggioranza in particolare di giorno, ma dovranno diventare residuali con la realizzazione delle strutture territoriali h24.

Fondamentale è la copertura dei vuoti di organico dei pronto soccorso e del 118, superando il buco nero del precariato ed eliminando la tagliola del blocco del turn over nelle Regioni soggette ai piani di rientro.

Per realizzare la nuova organizzazione del sistema urgenza-emergenza è ineludibile l’abolizione della guardia medica con la piena valorizzazione professionale dei medici.

La guardia medica attuale come servizio autonomo è infatti un’anomalia disfunzionale, spesso inadeguata alle esigenze dei cittadini. Tutta la medicina generale (guardie mediche e medici di famiglia) deve invece convergere con pari dignità in una unica figura professionale delle cure primarie.

Si deve comunque conservare il rapporto di convenzione, quello fiduciario con gli assistiti, ma si deve rafforzare il rapporto con l’ambito territoriale distrettuale per rendere possibile anche una adeguata risposta h24 ai codici bianchi e verdi.

Altri punti funzionali al nuovo sistema sono il passaggio alla dipendenza di tutti medici del 118, garantendo i diritti acquisiti di chi sta già in graduatoria e in convenzione; la riconversione del vecchio pronto soccorso dei piccoli ospedali troppo spesso luogo pericoloso per chi ci lavora e per chi arriva per farsi curare; percorsi appropriati seguendo il modello organizzativo hub&spoke in particolare nell’emergenza cardiovascolare, traumatologica e cerebrovascolare; l’implementazione della formazione in emergenza sanitaria per chi già lavora nel sistema e nei corsi di laurea, prevedendo una maggiore diffusione della specializzazione in “Medicina d’Urgenza”.

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