Enti locali: rispondere a deriva centralista del Governo con riforma dal basso della Pa

18 Luglio 2011

Enti locali: rispondere a deriva centralista del Governo con riforma dal basso della Pa – Comunicato stampa di Rossana Dettori, Segretaria Generale Fp-Cgil Nazionale

“Il Governo Berlusconi ha impresso una svolta centralista all’organizzazione, alla governance e alle relazioni sindacali nella pubblica amministrazione. Un centralismo operato attraverso la controriforma Brunetta a suon di norme molto vincolanti per dirigenti e amministratori che, unite al sedicente federalismo, hanno ristretto il perimetro di azione di Enti Locali ormai soffocati dai tagli indiscriminati”. Queste le parole pronunciate da Rossana Dettori, Segretaria Generale della Fp-Cgil Nazionale, nel suo intervento all’iniziativa promossa dall’Fp-Cgil Veneto, “Un patto per i diritti del lavoro e di cittadinanza. Rilancio del ruolo della contrattazione integrativa”, a cui ha preso parte, tra gli altri, il Sindaco di Venezia Giorgio Orsoni.

“Lo dico con chiarezza – aggiunge Dettori – in un terra che ha bocciato Brunetta nelle urne e che spesso subisce il populismo leghista: questo
centralismo causerà maggiore tassazione e servizi peggiori, Autonomie Locali meno autonome e più burocratiche. Gli amministratori sanno di non poter governare con norme che depotenziano il ruolo della dirigenza e tagliano fuori i lavoratori. Da Anci, Upi e Regioni infatti non abbiamo avuto la chiusura e l’arroganza che ha invece caratterizzato l’azione del Governo, ma un’attenzione ai problemi del lavoro e alla tenuta dei servizi che è frutto di una maggiore conoscenza della realtà, del rapporto diretto con i cittadini e i loro problemi”.

“Va costruita una proposta di riforma dal basso che produca risparmi attraverso la valorizzazione delle competenze, ad esempio con l’abolizione delle consulenze e l’utilizzo di risorse interne, e che punti all’efficientamento e alla modernizzazione, attraverso una digitalizzazione vera, ovvero finanziata e il più velocemente possibile. Ma soprattutto va sbloccato il contratto dei lavoratori delle Autonomie Locali e messa in campo una contrattazione di secondo livello che investa sulla partecipazione dei lavoratori all’organizzazione degli uffici. Il cambiamento – conclude la Segretaria Generale – non può essere calato dall’alto e portato avanti senza strumenti di partecipazione”.
 
Venezia, 26 maggio 2011

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