I.A. – Chiusura definitiva contratto igiene ambientale privata FISE/Assoambiente

18 Luglio 2011

Accordi

Chiusura definitiva contratto Igiene Ambientale privata FISE/Assoambiente

FPCGIL   FIT-CISL   UILTRASPORTI   FIADEL-CISAL

Roma 14.01.2004

Nella giornata di ieri 13 gennaio è stata raggiunta un’ importante intesa sugli elementi ancora in discussione per il CCNL della Igiene Urbana Privata.
L’intesa conclude il percorso di questa vicenda contrattuale consentendo di poter avviare la stesura del testo e stabilizzando quindi le intese di rinnovo raggiunte nell’aprile e nel luglio u.s..
Nel merito dell’accordo:
1. Si chiariscono in modo inequivoco gli elementi della retribuzione e le sue definizioni, dando certezza relativamente alle basi di calcolo per i vari istituti;
2. Si definisce un’indennità congrua per il conduttore capo turno inquadrato al 5° livello dell’area impianti, risolvendo la problematica che si era presentata in sede di classificazione e che non aveva potuto, allora, trovare soluzione;
3. Si stabilisce una integrazione di più del 60% all’attuale premio annuo per la qualità della prestazione da corrispondere nel caso non sussistano le condizioni per la definizione della contrattazione di secondo livello, ai sensi del protocollo del 23 luglio 93, portandolo a 12,5€ mensili.
Sono state salvaguardate le condizioni di miglior favore in essere.
4. Vengono riscritti gli articoli sulla 13^ e sulla 14^ mensilità, evitando alcuni dubbi interpretativi che si erano presentati.
5. Si definisce con precisione la materia degli indumenti di lavoro e dei dispositivi di protezione individuale.
Questi ultimi devono essere forniti dal datore di lavoro sulla base del piano di valutazione dei rischi e devono essere mantenuti in condizioni di efficienza, comprendendo quindi anche il lavaggio, da parte dell’azienda.
Per gli indumenti da lavoro non rientranti nei DPI è stata confermata l’indennità prevista per il lavaggio di detti indumenti.
E’ stata scongiurata l’iniziativa aziendale che era volta a non riconoscere annualmente la revisione della spesa per la fornitura degli indumenti, assicurandone quindi la difesa nei confronti dell’inflazione.
6. E’ stata completamente riarticolata la normativa sulla malattia, che nel recente passato era stata oggetto di iniziative legali da parte delle aziende ed aveva purtroppo verificato un trend di sentenze sfavorevoli ai lavoratori.
La normativa definita si applicherà esclusivamente da ora in avanti.
Il Sindacato ha cioè preteso che le malattie verificatesi sino ad oggi e regolate dal vecchio regime contrattuale non possano avere nessuna influenza e quindi non entrino nel computo ai fini di quanto previsto dalla nuova normativa.
Tale normativa determina due distinti periodi di comporto nell’ambito di un periodo di tre anni (1095 giorni), a seconda che si tratti di malattie di lunga o breve durata.
Nel primo caso, malattia breve, il periodo di conservazione del posto è di 1 anno (365 giorni).
Nel secondo caso, malattia lunga, il periodo di conservazione è stabilito in 15 mesi; tale fattispecie si presenta quando si tratta di un unico evento morboso continuativo, quando nel corso dei tre anni si siano avuti due eventi di 90 giorni ciascuno, quando l’ultimo evento, in corso alla scadenza dei 12 mesi, sia più lungo di 90 giorni.
Oltre tali periodi, per i quali è stabilita l’integrazione dell’indennità corrisposta dagli enti assicuratori sino al raggiungimento dell’intera retribuzione globale netta, sono previsti, sempre nell’ambito di tre anni, ulteriori 4 mesi (120 giorni) di ospedale o di day hospital, che si aggiungono ai periodi suddetti e che sono interamente retribuiti.
Al raggiungimento dei limiti massimi di conservazione del posto sopra definiti potrà essere attivata dal lavoratore una fase di aspettativa (di tre mesi per il comporto breve e di 9 mesi per il comporto lungo) a tutela del posto di lavoro in caso di situazioni particolarmente gravi.
Trattandosi di un comporto per sommatoria ci siamo garantiti che il lavoratore venga informato dall’azienda al raggiungimento dei 250 giorni di assenza per malattia.
Il complesso del sistema delineato fa chiarezza sulla materia della malattia, riconoscendo una tutela particolare, persino più ampia rispetto a quella attuale, alle malattie di lunga durata ed ai ricoveri ospedalieri, casi, quindi di maggiore e comprovata gravità.
Per quanto riguarda il comporto breve, ci si allinea alla generalità dei contratti (un anno di conservazione del posto su tre) con in più il periodo dei quattro mesi di ospedale che vi si aggiunge.
Ma soprattutto il sistema delineato è assolutamente chiaro ed esplicito e leva il comparto dallo stato di incertezza su questa materia in cui ci si trova per le sentenze giudiziarie sopra richiamate.
7. E’ stata prevista l’indennità per l’istituto di reperibilità, oggetto di esame congiunto con le OO.SS., prevedendo cifre congrue per le varie fattispecie e, in caso di chiamata, la corresponsione, oltre le normali ore di lavoro, del valore di 1 ora e 30 feriale o festiva a seconda delle ipotesi in cui si ricade.
Le ore prestate a seguito di richiamo rientrano nella regolamentazione normale dell’orario di lavoro e non si aggiungono, come originariamente preteso, ai limiti previsti contrattualmente.8. Relativamente del decreto 276 di attuazione della legge 30 sulla riforma del mercato del lavoro, le parti hanno stabilito di attendere l’esito del tavolo interconfederale che ne sta discutendo l’applicazione.
Entro il 30 di aprile è prevista una nuova fase di incontri e sino a tale data le Parti si impegnano a non adottare comportamenti unilaterali, lasciando quindi inalterate le pattuizioni contrattuali oggi in essere.
Le OO.SS. sulla base degli elementi succitati considerano soddisfacente l’equilibrio raggiunto che consente di stabilizzare la partita contrattuale delle imprese private e procedere sollecitamente alla stampa del CCNL.
E’ necessario ora compiere lo stesso percorso per la parte Federambiente, risolvendo le code ancora aperte ed arrivando anche per tale parte alla conclusione della lunghissima vertenza di rinnovo contrattuale.
Pertanto, tenuto conto dei prossimi incontri con Federambiente del 27 e 28 gennaio c.a., è possibile auspicare una conclusione del CCNL igiene urbana pubblica fin dai prossimi giorni.
In considerazione della possibile chiusura definitiva o di eventuali problematiche, che potrebbero scaturire dal tavolo delle trattative con Federambiente, si preannuncia che nei primi giorni di febbraio sarà convocato l’Attivo Nazionale Unitario dell’igiene urbana sia pubblica che privata, per analizzare discutere e prevedere un percorso in categoria di diffusione capillare dei due CCNL definitivi.

Le Segreterie Nazionali
FPCGIL Peroni
FIT-CISL Atzeni
UILTRASPORTI Carcassi
FIADEL-CISAL Garofalo

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