Inpdap: Verbale Assemblea 26.07.2011 lavoratori di Treviso

29 Luglio 2011

 

Documenti dai Territori

 
 

Treviso, 26/07/2011

Al Sig.
Presidente dell’INPDAP
Avv. Paolo CRESCIMBENI

Al Sig. Direttore Generale
Dott. Massimo PIANESE

Al Sig. Dirigente
Direzione Compartimentale Regionale Veneto
Dott. Michele SALOMONE

Al Direttore della sede di Treviso
D.ssa Gabriella BOND

 
 

VERBALE ASSEMBLEA SEDE INPDAP DI TREVISO

Il personale della sede di Treviso riunito in assemblea il 26.7.2011 ha approvato il seguente documento.
Prende atto che l’Amministrazione prosegue nell’applicazione della “performance individuale” in palese violazione del protocollo delle relazioni sindacali che, fino a prova contraria, è tuttora vigente nel nostro Ente e che su temi quali i carichi di lavoro e la loro valutazione prevedono la consultazione con le OO.SS.
Il personale riunito in assemblea ha evidenziato i seguenti punti:
* non è chiara la provenienza del fondo che finanzierà la valutazione individuale, in attesa della nuova tornata contrattuale che varerà l’effettiva applicazione dell’art. 19 del D.L.vo 150/2009; ci sono norme legislative che prevedono risorse aggiuntive derivanti dal cosiddetto dividendo dell’efficienza (L. 6 agosto 2008, n.133) e altre che impongono il non superamento dei livelli retributivi del 2010 (ultima manovra economica art.16 della L.111/2011);

* l’amministrazione non tiene conto della situazione di disagio delle sedi provinciali, continuamente sottoposte ad iniziative che stanno generando dissenso e disorientamento nel personale. Si fa riferimento alla riorganizzazione delle sedi, all’attuazione della performance , al varo di strumenti di lavoro informatici inefficaci per le finalità di efficienza che si propongono;

* denuncia lo spreco di risorse economiche impiegate per la creazione di nuove strutture per l’attuazione della valutazione in un momento di necessario contenimento della spesa pubblica;

* evidenzia la carenza di personale che attanaglia la maggior parte delle sedi periferiche, problema al quale si è sempre ovviato rifacendosi al gioco di squadra tra il personale;

* rileva la necessità di trasparenza sull’assegnazione dei carichi di lavoro, in quanto ogni lavoratore deve essere sicuro che vengano attribuite pari opportunità ed equi compiti da svolgere;

* critica fortemente la tempistica e le modalità di applicazione della circolare n. 9, incompatibili con le problematiche sopra evidenziate.
Il personale, all’unanimità , ha deciso che non vi sono i presupposti per condividere obiettivi e colloqui con la Dirigenza pertanto, se convocato, siglerà le schede solo per presa visione e continuerà, con spirito di gruppo, ad assicurare il proprio contributo modulandolo a seconda delle varie esigenze lavorative con l’orgoglio di lavorare per un servizio pubblico e non per la performance individuale.

 
LA RSU E LE OO.SS. DI TREVISO

 
 
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