Medici – La Camusso al comizio di Roma in difesa dei medici pubblici. Ricorso Costituzionale CGIL sul contributo di solidarietà. Le parole e l’audio.

06 Settembre 2011

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La Camusso al comizio di Roma in difesa dei medici pubblici. Ricorso Costituzionale CGIL sul contributo di solidarietà. Le parole e l'audio

 
Il pezzo sui medici dell’intervento conclusivo del Segretario Generale della CGIL Susanna Camusso  al Comizio di Roma al Colosseo in occasione dello sciopero generale della CGIL del 6 settembre 2011.

“Perché noi abbiamo una idea del paese. E la nostra idea del paese è quella per cui non c’è qualcuno che paga il prezzo per gli altri. E vorrei dire. Lo vorrei dire ai tanti medici che si sono giustamente ribellati alle norme che venivano introdotte. Vorrei dire a quei medici che noi capiamo bene perché si sentono ancora più discriminati di altri. Perché i medici discriminati, quelli che pagano il contributo di solidarietà, sono quei medici che hanno scelto di lavorare nel pubblico. E siccome hanno scelto di lavorare nel pubblico guadagnano già meno dei lavoratori privati che fanno la stessa professione. E allora vorremmo dirgli: è una discriminazione insopportabile. E noi siamo pronti con voi a ricorrere alla Corte Costituzionale ! Perché questa discriminazione sia cancellata.
E lo vogliamo dire non perché ci uniamo al coro di quelli che hanno detto togliete il contributo di solidarietà. Noi lo abbiamo detto per primi. Ci voleva un contributo di solidarietà. Perché c’è un principio che in una crisi è fondamentale.  Ed è quello che chi ha di più, chi guadagna di più, contribuisca di più. Ma se si chiede la solidarietà bisogna chiederla in modo equo. E bisogna chiederla ai pubblici, ai privati, agli autonomi. Bisogna chiederla sui redditi da lavoro e sulle rendite. Non ci può essere qualcuno che siccome è un contribuente onesto paga di più di chi continua ad evadere e a nascondere il suo reddito.”

 

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