Professioni sanitarie: stop all’esame del disegno di Legge istitutivo di Ordini e Albi

16 Settembre 2011

Professioni sanitarie: stop all'esame del disegno di Legge istitutivo di Ordini e Albi; lettera di Cecilia Taranto, Segretaria Nazionale FP CGIL, e Gianluca Mezzadri, Coordinatore nazionale professioni sanitarie FP CGIL, al Presidente e ai Capigruppo del Senato per sollecitare la ripresa del lavori

 Pubblichiamo di seguito il testo della lettera
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Ill.mo Presidente del
Senato della Repubblica
 

Ill.mi Senatori capi gruppo del
Senato della Repubblica
 

            Egregi  Senatori,
la Fp Cgil ha appreso della sospensione della discussione del provvedimento sugli ordini e l’invio alla Conferenza dei capigruppo affinché provveda alla redazione di un emendamento che affronti e risolva alcuni conflitti di competenze emersi durante l’esame del testo.
La FP CGIL, nel pieno rispetto delle prerogative del Parlamento, auspica comunque una rapida risoluzione della problematica rilevata, affinché sia possibile uscire al più presto da questa situazione di ambiguità,  procedendo verso il completamento del processo di riforma delle professioni sanitarie atteso da diversi anni e diverse legislature.

Leggendo gli interventi dei Senatori riportati nel resoconto della seduta 602^, preme far ricordare che, negli ultimi venti anni, la discussione su questi temi, inerenti le professioni intellettuali, in generale, e le professioni sanitarie, in particolare, è stata molto ampia ed articolata.
Sull’argomento ordini, albi, esami abilitanti o barriere all’accesso alle professioni, però, nonostante l’ampia trattazione sopra richiamata e i provvedimenti normativi di questi anni, in gran parte trasversali, emergono tuttora pareri lungi dall’essere concordi su soluzioni condivise  che, in un verso o nell’altro, devono avere come obiettivo quello di porre fine alle disuguaglianze ed alle diversità di trattamento tra professionisti ancor oggi in essere.

Non è più il tempo della confusione e nemmeno quello dei capri espiatori ma è necessario individuare una strada condivisa che risolva i problemi e non li perpetui, nel superiore interesse dei cittadini, del loro diritto ad una sanità di qualità.
Su questo argomento, FP CGIL si è confrontata al proprio interno e con i professionisti interessati ed ha espresso le proprie posizioni, contenute all’interno di una piattaforma politica sulle professioni sanitarie, che sono state presentate durante un’iniziativa nazionale il 10 giugno u.s. e che è possibile riassumere nei seguenti punti:

  • oggi più che mai è necessario continuare a lavorare per uniformare il sistema professionale in sanità e quindi, oltre a convertire i collegi esistenti in ordini, bisogna parimenti arrivare all’istituzione degli albi ed all’estensione degli ordini a tutte le restanti professioni sanitarie che, oggi, nel panorama della sanità, sono una consistente minoranza ingiustamente discriminata (400.000 ca con albo e Collegio e 200.000 ca senza).
  • gli ordini professionali, fra le loro priorità, debbono avere lo sviluppo culturale della professione, la garanzia del rispetto delle norme deontologiche, la limitazione e il controllo del fenomeno dell’abusivismo professionale e possono rappresentare un buon livello di coordinamento dei liberi professionisti.
  • il funzionamento degli Ordini deve essere garantito da regole democratiche, trasparenti e rispondenti alle moderne esigenze del lavoro nel sistema salute; regole che, con la condivisione di tutti gli attori coinvolti, erano già state formulate nella bozza di decreto delegato decaduta a marzo del 2008 e che, con gli opportuni correttivi ed aggiustamenti, potranno garantire la modernità, l’equità e l’utilità di questi organismi per gli operatori, ma in primo luogo, per i cittadini/utenti.

Queste sono le osservazioni che la FP CGIL offre al dibattito Parlamentare nell’auspicio che il Senato comprenda l’urgenza di una sintesi su di un tema, quello delle professionalità sanitarie,  per troppi anni lasciato incompiuto nei percorsi di valorizzazione ed ambiguo nella discussione che riguarda appunto gli ordini professionali.

Distinti saluti

Roma, 15 settembre 2011 

 
 
 
 
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