Incontro del dialogo sociale settoriale delle Amministrazioni centrali – Bruxelles 9 settembre 2011-

28 Settembre 2011

Incontro del dialogo sociale europeo per le Amministrazioni centrali

Bruxelles 9 settembre 2011

Il 9 settembre 2001, si è svolto a Bruxelles il gruppo di lavoro del dialogo sociale (EUPAN per i datori di lavoro, TUNED per i sindacati) delle Amministrazioni Centrali. Alla riunione era presente anche il Governo italiano rappresentato dal Dott. Valerio Talamo del Dipartimento della Funzione Pubblica.

I principali argomenti all’ordine del giorno erano due:
a) differenza salariale tra uomini e donne 
b) revisione della direttiva sull’orario di lavoro.

Dalle relazioni presentate e dalla discussione è emerso chiaramente che ancora oggi il divario salariale tra donne e uomini è molto elevato. Anche nei paesi, come l’Italia, dove è garantita dai contratti nazionali la parità del salario di base, esistono però ancora rilevanti differenze retributive quando si parla di salario accessorio o di produttività. Il fenomeno è legato alle diverse opportunità di carriera e alle difficoltà per le donne di conciliare tempi di vita e tempi di lavoro. E’ stato sottolineato come anche la crisi economica e le scelte politiche dei governi ricadono maggiormente sulle donne che vengono  penalizzate nei paesi dove esistono sistemi di welfare non adeguati a supportare la scelta di lavoro. La cura della famiglia e la mancanza di servizi non aiutano la parità di opportunità tra donne e uomini. Questo appare sempre più evidente se si guarda nei livelli di responsabilità  meglio retribuiti.
Dagli interventi è emerso chiaramente come in tutta Europa la crisi e gli interventi dei Governi sulle retribuzioni dei lavoratori pubblici stanno aggravando le differenze con  il rischio di fare passi indietro rispetto agli impegni assunti.
Non è semplice comparare i dati raccolti nei vari paesi e non sempre i termini usati sono omogenei, molto spesso si riscontrano difficoltà di comprensione. Ad esempio non è indifferente  se per analizzare il gap di genere si prende come riferimento la retribuzione lorda oraria, giornaliera o annuale. Se il confronto avviene sulla retribuzione oraria, come nel caso della relazione presentata, viene meno il calcolo di tutte le incidenze che hanno, nell’arco della vita lavorativa, le interruzioni di lavoro che molto spesso sono legate alla cura della famiglia e vengono in prevalenza utilizzate dalle donne.
E’ di fondamentale importanza tener sempre presente anche le ripercussioni che la differenza salariale avrà sulla pensione.
Al fine di impegnare le parti ad assumere atteggiamenti volti a diminuire il gap di genere è stata presentata una nota da condividere e presentare alla commissione.
I rappresentanti dei governi hanno evidenziato la necessità di approfondire l’analisi del documento e di raccogliere ulteriori dati. Il documento verrà messo all’ordine del giorno dei prossimi gruppi di lavoro.
 
Nel pomeriggio si è aperta la discussione sulla direttiva orario di lavoro. Su questo tema sono emerse  le diverse posizioni tra i sindacati e i governi.
Non sarà semplice portare a sintesi una discussione che parte da necessità molto diverse e che vede grandi differenze anche nell’applicazione della direttiva nei singoli paesi.
Come rappresentanti TUNED abbiamo detto chiaramente di voler continuare la discussione e di voler essere coinvolti come lavoratori pubblici delle Amministrazioni Centrali nel più ampio dibattito che in tutti i comitati si sta affrontando. Abbiamo anche ribadito quanto anche le modifiche alla direttiva sull’orario di lavoro non potranno non tener conto del fatto che, nell’ambito della crisi economica, c’è il rischi o che l’irrigidimento dell’orario di lavoro o le modifiche che tendono a diminuire i diritti, ricadranno anche sul tema della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

Francesca De Rugeriis
(componente per l’Italia del TUNED e del Comitato permanente per le amministrazioni centrali e nazionali – NEA-EPSU)
 


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