Medici – La protesta della FPCGIL Medici sul taglio di 1 miliardo per l’edilizia sanitaria sulla stampa e sul web

16 Ottobre 2011

NEWS

La protesta della FPCGIL Medici sul taglio di 1 miliardo per l'edilizia sanitaria sulla stampa e sul web

Ieri il segretario nazionale della FPCGIL Medici Massimo Cozza è stato intervistato dall’Ansa in merito alla decisione del Consiglio dei Ministri di togliere dalla Legge di stabilità il miliardo destinato all’edilizia sanitraia. Queste le affermazioni di Cozza:

Ancora altri colpi contro i medici e la sanità pubblica nelle decisioni assunte ieri dal cdm. Avevamo ragione a protestare giovedì a Piazza Montecitorio.
Il taglio di un miliardo per l’edilizia sanitaria è gravissimo. Ci costringe a lavorare in ospedali sempre più vecchi, dispendiosi e disfunzionali. L’età media di costruzione è di oltre 70 anni e diverse strutture sono ancora a padiglioni (come il Policlinico Umberto I che è del 1899) o risalgono alla vecchia tipologia del  monoblocco. Oggi la moderna medicina richiede invece un uso appropriato dei posti letto per acuti secondo il modello dell’ospedale per intensità di cura. Sono i servizi che ruotano intorno al paziente, che è al centro dell’attenzione, anche attraverso l’umanizzazione degli spazi. Ma per far questo servono investimenti nell’edilizia sanitaria. Esattamente l’opposto che sta facendo questo Governo tagliando le risorse. In sostanza si vuole ritornare indietro di cento anni nel tempo, al vecchio ospedale caritatevole destinato solo ai più poveri. Per chi se lo può permettere c’è il privato moderno. E per gli altri sempre meno tutela della salute.
Ma le risorse per l’edilizia sanitaria sono indispensabili anche per la riconversione degli ospedali cosidetti “piccoli e pericolosi” in strutture territoriali aperte nelle 24 ore in grado di dare risposte di primo livello ai cittadini senza costringerli a recarsi in modo improprio al pronto soccorso dell’ospedale. E come si può potenziare il territorio e riorganizzare le cure primarie senza risorse nuove ? Eppure in Italia in sanità spendiamo meno della media dei paesi Ocse.
Concordo con quanto ha affermato ieri mattina ai RAI 3 il Ministro Fazio, prima del Consiglio dei Ministri :”l’edilizia sanitaria è assolutamente fondamentale”.
Ma per 8mila  medici precari, per i quali le precedenti manovre già prevedono il dimezzamento, e per 25mila medici specializzandi, c’è anche un’altra beffa. Per ogni domanda di concorso dovranno versare un contributo di 10-15 euro, secondo quanto riportato oggi dal Sole24Ore. Dopo il prelievo forzoso del 5% sulla retribuzione oltre i 90mila euro solo per medici che lavorano nel  servizio pubblico e non per chi opera nel privato, adesso viene istituita perfino una tassa sui medici in cerca di occupazione.  Siamo sempre più indignati
.”
 
Di seguito la rassegna stampa.

 

 

 
La dichiarazione è stata oggi ripresa anche dai quotidiani L’Eco di Bergamo, l’Adige, La Provinvia di Sondrio, La Provincia di Varese, La Provincia di Lecco, La Provincia di Como.

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