GRECIA: SCIOPERO GENERALE IL 1 DICEMBRE

01 Dicembre 2011

GRECIA: SCIOPERO GENERALE IL 1 DICEMBRE

GRECIA: SCIOPERO GENERALE IL 1 DICEMBRE

Per la settima volta nel 2011

Settimo sciopero generale in Grecia nel 2011 contro le misure di austerità adottate dal governo di unità nazionale del premier Lucas Papademos. I lavoratori pubblici e pribati scendono in piazza per protestare contro i tagli salariali e la nuova tassa patrimoniale che viene riscossa tramite le bollette della luce.

Per i dipendenti pubblici poi, da oggi, entrano in vigore le disposizioni  per l’inclusione nella lista del “pre-pensionamento di stato” e della  “riserva di lavoro”, che porterà ad un licenziamento indiretto di decine di migliaia di dipendenti pubblici.

Allo sciopero generale aderiscono i dipendenti del settore pubblico e quelli delle imprese a partecipazione statale, i dipendenti del settore della sanità, della pubblica istruzione e i lavoratori dei mezzi d’informazione, con un astensione dal lavoro di quattro ore. Rimarranno chiusi i tribunali, le banche e le sedi delle Autonomie locali. Le navi resteranno attraccate nei porti per effetto dello sciopero di 24 ore proclamato dalla Federazione Nazionale Lavoratori Marittimi.

Due le manifestazioni organizzate ad Atene, con marcia di protesta fino a piazza Sintagma, di fronte al Parlamento.

I sindacati sono critici verso l’unità nazionale. ” E’ una politica senza speranza,  al fine di guadagnare tempo e disinnescare la rabbia popolare…, Le forze politiche, in un disperato tentativo di sopravvivere, hanno creato un regime unico,  commissionato dalla troika, che continua la sua opera distruttiva della società”.

 

In una lettera inviataci da ADEDY si dice ” i recenti sviluppi in Grecia e in Italia, Spagna e Portogallo confermano il nostro convincimento che il problema del debito è stato usato dai poteri economici come pretesto per l’abolizione delle conquiste e dei diritti dei lavoratori e dei cittadini. La Grecia e i suoi lavoratori sono stati usati come parte di un”esperimento” che ora si sta estendendo agli altri paesi europei.”

 

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