Autonomie Locali – Iniziative in tutta Italia per il 40° anniversario della legge 1044, nel 1971 istituì gli asili nido pubblici, oggi va difesa. Comunicato stampa di Federico Bozzanca, Segretario Nazionale Fp Cgil

08 Giugno 2015

Iniziative in tutta Italia per il 40° anniversario della legge 1044, nel 1971 istituì gli asili nido pubblici, oggi va difesa. Comunicato stampa di Federico Bozzanca, Segretario Nazionale Fp Cgil

Il 6 Dicembre del 1971 veniva approvata la legge 1044, con la quale si istituivano gli asili nido pubblici. Oggi, a distanza di quaranta anni, i pesanti tagli agli enti locali mettono a rischio la sopravvivenza di questo servizio essenziale per la crescita dei bambini e delle bambine, utile alle famiglie e necessario per garantire un adeguato sostegno all’occupazione femminile. Per questo la Fp-Cgil sta effettuando in tutta Italia una giornata di sensibilizzazione tra operatori e genitori, attraverso volantinaggi e assemblee di informazione e denuncia sulla crisi del settore.

“La legge 1044 – afferma Federico Bozzanca, Segretario Nazionale dell’Fp-Cgil – per quanto possa apparire datata e inapplicata, ha un forte valore sociale. Come ci ricordano recenti ricerche internazionali, le primissime esperienze dei bambini gettano le basi per ogni forma di apprendimento ulteriore. Per questo la legge va difesa in una fase di pesante indebolimento delle autonomie locali, perché nel suo articolo 1 definisce l’asilo nido come ‘servizio sociale di interesse pubblico’, a questo servizio affida il compito non solo di assistere la famiglia nella crescita dei bambini, ma anche quello di agevolare la conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro delle donne. Una missione che è giunta inalterata ai nostri giorni, viste le carenze del nostro sistema di welfare”.

“Rischiamo di sacrificare una tradizione di politiche locali di qualità in nome di una logica ragionieristica o peggio ancora a causa dell’indifferenza. La manovra licenziata dal Governo Monti – continua Bozzanca – prosegue sulla linea dei tagli agli enti locali del precedente esecutivo, con altri 3 miliardi di riduzione dei trasferimenti per i Comuni. Tagli a cui gli enti risponderanno con l’aumento della tassazione locale o con la riduzione dei servizi, nel caso degli asili con l’aumento delle rette o con le esternalizzazioni. Un servizio su cui la copertura pubblica è già molto bassa, rischia di fatto di sparire. Un dato che, a quaranta anni dall’approvazione della legge 1044, ci parla di un Paese che non sa tutelare i propri servizi essenziali”.

Roma, 6 dicembre 2011

 


 
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