ANAAO ASSOMED – CIMO-ASMD – AAROI‐EMAC – FP CGIL MEDICI – FASSID (AIPAC‐SNR‐SIMET) – CISL MEDICI – FESMED – ANPO-ASCOTI-FIALS MEDICI– UIL FPL MEDICI-SMI-CIPE-UGL MEDICI
Prende il via oggi la raccolta delle firme dei medici del Servizio Sanitario Nazionale alla petizione per il ripristino immediato della contribuzione ridotta su base volontaria di circa il 50% dell’attuale quota A del Fondo di Previdenza Generale dell’Enpam.
La petizione, promossa dai sindacati medici ANAAO ASSOMED – CIMO-ASMD – AAROI‐EMAC – FP CGIL MEDICI – FASSID (AIPAC‐SNR‐SIMET) – CISL MEDICI – FESMED – ANPO -ASCOTI‐-FIALS MEDICI – UIL FPL MEDICI – SMI – CIPE – UGL MEDICI, è indirizzata ai Presidenti dell’Enpam e della FnomCeo e si svolgerà attraverso la raccolte delle firme dei medici negli ospedali e nei servizi territoriali.
I sindacati non ritengono più accettabile che i medici dipendenti e convenzionati del servizio sanitario nazionale, già titolari di un trattamento pensionistico obbligatorio, siano costretti a continuare a versare un contributo pieno anche per la quota A del Fondo di Previdenza Generale.
La riduzione della contribuzione è oggi possibile solo per i medici che avevano avevano presentato istanza di ammissione al beneficio entro il 31 dicembre 1989, in quanto forniti di diversa copertura previdenziale obbligatoria.
Questa distinzione, anche a fronte del blocco del contratto e delle convenzioni fino al 2014, per i sindacati medici non è più tollerabile. Nel 2012 vedrà costretti tutti i medici ultraquarantenni a pagare un contributo Enpam quota A di € 1.304,56 a fronte di € 706,39 per chi può pagare già la quota ridotta. A questo tributo c’è anche da aggiungere € 51,50 pro capite per tutti i medici per le spese relative all’indennità di maternità, adozione e aborto.
Peraltro le prestazioni pensionistiche del Fondo Generale quota A sono sempre più povere e decurtate per l’erogazione di prestazioni assistenziali per gli iscritti e per i loro superstiti in condizioni economiche disagiate, funzione che si sovrappone alle attività dell’Onaosi, per la quale già i medici dipendenti versano un ulteriore contributo obbligatorio.
La petizione, pertanto, è finalizzata ad ottenere una deliberazione del Consiglio nazionale Enpam al quale spetta, d’accordo con il Consiglio nazionale della Fnomceo, la decisione sul dimezzamento dei contributi richiesto.