EPNE – Polizza sanitaria integrativa

07 Dicembre 2012

Polizza sanitaria integrativa

 

 Il 31 dicembre 2012 scadono i termini e le condizioni che hanno sinora garantito le prestazioni indicate nella polizza sanitaria integrativa, fornita fino alla data su indicata da UNISALUTE ai dipendenti degli enti pubblici non economici, partecipanti, sia come fondatori dell’ASDEP, sia come aderenti successivi.
 
         In primo luogo, la nuova polizza (Generali), su base annuale, garantirà nuove condizioni, con decorrenza 1° gennaio 2013, per un importo di 364 euro circa, lo stesso corrisposto fino a tutto il 2012, per ciascuno dei dipendenti (degli enti aderenti), ivi inclusi i componenti del loro nucleo familiare, purché fiscalmente a carico.
 
         Essendo ancora l’aggiudicazione provvisoria non è stato ad oggi fissato con certezza l’importo previsto per i soggetti che volessero aderire volontariamente, come i pensionati, o i familiari fiscalmente non a carico.
        
Va, inoltre, chiarito che la polizza risponde ai requisiti previsti dal decreto pubblicato sulla G.U, n. 12 del 16 gennaio 2010 che prevedeva la costituzione di un’anagrafe dei fondi sanitari integrativi che dovessero spostare almeno il 20% del loro importo sulla copertura assicurativa per quei dipendenti che dovessero incorrere nello stato di non autosufficienza per tre delle voci seguenti: lavarsi, vestirsi, nutrirsi, andare in bagno, mobilità in casa, spostarsi. Finora le condizioni dovevano essere quattro.
         L’importo del vitalizio mensile assicurato per tale evenienza raddoppia giungendo a 1150 euro mensili.
 
         Nell’area dei ricoveri (con o senza interventi chirurgici) sono state ridotte le franchigie del 25% rispetto a quanto in uso fino a tutto il 2012, mentre per i ricoveri fuori network (per mancata disponibilità nella provincia) il massimale è passato dagli attuali 30.000 a 50.000 euro.
        
E’ stata introdotta, nel  ricovero in struttura convenzionata, la possibilità di fruire di un‘equipe medica non convenzionata, con il rimborso parziale, per quest’ultima, del 60% della spesa. Attualmente tale forma mista non era prevista. Sono state aumentate le rette per degenza (da 400 a 500 euro) e da 800 a 1000 euro (più il 50% dell’eccedenza) per terapie intensive e sub-intensive
 
         L’importo dell’indennità sostitutiva giunge a 50 euro giornalieri. 
 
         Aumentano i giorni di copertura per le spese pre e post ricovero.
Con un massimale di 1.800 euro annui per nucleo familiare, sono state introdotte 16 nuove prestazioni nell’alta diagnostica, tra le quali la colonscopia, ecografia, la mammografia (anche in assenza di diagnosi e quindi per la prevenzione, con la sola necessità di una prescrizione medica), con una franchigia di 25 euro, se in rete o uno scoperto del 30% (minimo 50 euro) se fuori rete.
 
         Sono stati migliorati i massimali per le cure e le protesi dentarie da infortunio, così come per le cure prolungate post diagnosi. 
 
Le prestazioni ospedaliere ed extraospedaliere vengono ampliate e in proposito, tra l’altro, si segnala l’indennità da ricovero per atti violenti, subiti durante l’attività lavorativa, che, con ricovero temporalmente fissato ad almeno 5 gg. continuativi o 10 non continuativi, darebbe luogo alla percezione del 50% della retribuzione annua lorda, con tetto massimo a 300.000 euro lordi.
 
Restano invariate le condizioni per la premorienza.
 
         Va precisato tuttavia che a breve on line sarà predisposto quanto necessario per la consultazione dei sinistri e relative liquidazioni, nell’intento di fornire un servizio più accurato e celere.  
 

Roma, 7 dicembre 2012


 
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