La terribile estate della Grecia

25 Luglio 2013

La terribile estate della Grecia

Odisseas
Odysseas Drivalas

Una conversazione con il presidente di ADEDY

“La manifestazione che abbiamo tenuto il 16 luglio a piazza Omonia è stata un grande successo – ci dice il presidente di Adedy, Odysseas Drivalas, – è stato il nostro quarto sciopero generale nel 2013 (dopo quelli del 20 Febbraio, 1 Maggio e 13 giugno n.d.r.) e non era per niente scontato, che dopo tre anni di scioperi generali, la gente fosse ancora con noi”.
“Ma il successo dello sciopero non può nascondere che ci aspettano un estate ed un autunno terribili.”

Quarantamila lavoratrici e lavoratori pubblici, in questo anno, rischiano il posto di lavoro
“Nei comuni si è colpita la polizia municipale, si è voluto dare un colpo agli enti locali e alla propria autonomia. Non solo, quando si dice che una parte di questi dipendenti finirà nella polizia nazionale o nella guardia costiera, si cambia la stessa idea di lavoro pubblico, si accentua l’aspetto repressivo.”

Ma il Parlamento ha comunque approvato le misure, nonostante il quarto sciopero generale del 2013
” La battaglia sembra impari, anche se il Parlamento ha approvato le misure dei licenziamenti con solo due voti di scarto, ma ogni volta cresce la comsapevolezza della ingiustizia di queste misure. Si sta giocando con un crescente sentimento popolare…”

Quali sono i rischi che vedi in questo momento?
“Basta guardare cosa accade in queste ore ad Atene. Alba Dorata sta organizzando la distribuzione gratuita di cibo nelle piazze della capitale. Con ben altri propositi la Chiesa ortodossa fa le stesse cose. Il paese è stremato, pronto ad accogliere queste sollecitazioni. Cosa può arrivare da Alba Dorata, lo potete immaginare…”

Intanto tutti sembrano attendere le elezioni in Germania (il 22 settembre, n.d.r.)…
“E’ abbastanza sconcertante che la sofferenza di un intero popolo sembri dipendere dalle elezioni tedesche. Oltretutto, per questioni interne alla Germania, alla Troika non bastano mai le misure prese, ne chiede sempre di nuove…”

 
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Siamo persone, non numeri

Siamo persone, non numeri, era lo slogan della manifestazione
“L’ossessione della Troika per i bilanci e non per i vosti sociali, spiega bene questa frase.
I numeri che a noi interessano sono persone: 1,3 milioni hanno perso il lavoro, chi ha il lavoro ha visto ridursi il suo salario del 25%, e un terzo de greci oggi è da considerarsi povero. Una recente indagine di Eurobarometro ha dimostrato il 98% dei greci pensa che l’economia nazionale è peggiorata in questi anni. La fiducia nelle istutuzioni è calata all’11% e quella nei partiti al 4% Un fallimento totale di queste politiche.”

Cosa mette in campo ora Adedy?
“Sappiamo che ci aspetta un difficile autunno, ma anche questa estate saremo in tutti luoghi di lavoro, nei ministeri, negli ospedali. per spiegare cosa sta succedendo e studiare, con i lavoratori e i cittadini greci, le future lotte.”

Enzo Bernardo, 24 luglio 2013

 
 
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