Sanità pubblica – Protocollo di intesa e bozza DPCM precari

04 Dicembre 2013

Protocollo di intesa e bozza DPCM precari

Nel pomeriggio di ieri si è tenuto l’incontro programmato per discutere la proposta di DPCM, a seguito delle osservazioni poste dalle Organizzazioni Sindacali. Al termine dell’incontro, unitariamente, è stato   firmato con il Sottosegretario del Ministero della Salute Paolo Fadda il protocollo d’intesa sul precariato in sanità, che trovate in allegato.

Si tratta dell’avvio di un percorso che dovrà dare risposte certe a tutti coloro che, con le diverse tipologie di precariato, garantiscono quotidianamente  l’erogazione dei livelli essenziali di assistenza.
Nei prossimi giorni il Ministero della Salute, previa verifica con il Ministero della Funzione Pubblica, emanerà direttive, rivolte alle Regioni, che potranno consentire il mantenimento di tutti i rapporti di lavoro, anche flessibili ed atipici, sino al 31 dicembre 2016.
E’ stato poi condiviso una testo di DPCM che norma le procedure riservate per le assunzioni a tempo indeterminato per il personale che, alla data del 30 ottobre 2013, abbia maturato  anni almeno tre anni di servizio negli ultimi cinque, anche non continuativi, con contratto di lavoro subordinato a tempo determinato, anche presso enti diversi da quello che indice la procedura, nel limite massimo complessivo del 50% delle risorse assunzionali disponibili relative agli anni 2013, 2014, 2015 e 2016. Il testo del DPCM dovrà comunque passare al vaglio del Dipartimento della Funzione Pubblica, del Ministero dell’Economia, e delle Regioni.
 
Nel Protocollo è stata quindi condivisa la necessità di individuare ulteriori soluzioni, anche normative, per i percorsi di stabilizzazione di quelle tipologie di lavoro flessibile che non potranno soluzione nel DPCM. Dovranno, inoltre, essere adottate ulteriori iniziative, anche di natura legislativa,  finalizzate al superamento degli attuali vincoli per le Regioni sottoposte a piano di rientro.
Si è infine concordata la necessità di introdurre nell’ordinamento vincoli per evitare la creazione di ulteriore precariato per effetto dell’uso improprio dei rapporti di lavoro flessibile.
 
In allegato, oltre al protocollo di intesa,  la nuova bozza di dPCM ieri condivisa.


 
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