Agenzia delle Entrate e del Territorio – Emilia Romagna: Accorpamento Entrate/Territorio e politiche del personale

10 Dicembre 2013

Emilia Romagna: Accorpamento Entrate/Territorio e politiche del personale

 Accorpamento Entrate Territorio: aumentano i problemi da risolvere!

 
 

La scorsa settimana, dopo ripetute sollecitazioni da parte di tutte le OO.SS., abbiamo ottenuto dal Direttore Regionale dell’Agenzia delle Entrate le prime frammentarie e parziali informazioni sul processo di accorpamento in corso tra Entrate e Territorio.
 
E così, mentre a Roma due gruppi di lavoro studiano l’integrazione tra le strutture regionali e provinciali e si cerca di ottenere tavoli di confronto regionali per gestire le ricadute sul personale dell’accorpamento e del passaggio di funzioni, in Emilia Romagna si stenta ad avere le informazioni minime: ben due richieste di incontro congiunto ai due direttori regionali delle Entrate e del Territorio sono state trascurate. Nel frattempo lavoratori e cittadini apprendono dalla cronaca locale del progetto di trasloco della Conservatoria di Ravenna nei locali dell’Agenzia delle Entrate: operazione condotta in sordina, come quelle che in passato hanno portato alla chiusura di sedi e Uffici Territoriali di cui si é dato conto solo a cose fatte. 
 
Scelte, a nostro giudizio, illogiche e in alcuni casi antieconomiche, che anziché produrre concreti risparmi di spesa hanno ridotto i servizi sul territorio e scaricato i costi su lavoratori e cittadini costretti ad una gravosa quanto inutile mobilità.
 
All’ambiguità della politica che non riesce a superare la grave crisi ponendo al centro della sua agenda la questione “Fisco”, si aggiunge quella dell’amministrazione. Nel corso dell’incontro si è difatti solo sfiorato uno degli argomenti che ci sta a più a cuore: la situazione critica in cui versano le DP e il pessimo clima organizzativo. Carichi di lavoro, obiettivi di budget, tempi medi di lavorazione e impiego di ore di lavoro straordinario sono temi che meritano un confronto approfondito ma sempre più spesso la dirigenza, negando qualunque responsabilità in merito all’organizzazione del lavoro, utilizza impropriamente gli strumenti di analisi e monitoraggio per scaricare sui funzionari il ritardo degli obiettivi programmati. 
 
In questo desolante clima, da parte nostra abbiamo fatto presente che si sta superando il livello di guardia: da una parte le cronache locali raccontano di contribuenti furibondi, di minacce e di aggressioni, non solo verbali, di cui sono spesso vittime i dipendenti dell’Agenzia, dall’altra l’atteggiamento dei dirigenti che disattendono con leggerezza norme e contratti e negano part-time, ferie e permessi, che diventano, di volta in volta, oggetto di “attenta valutazione” ai fini della concessione. 
 
Sfiancanti e inaccettabili rimpalli tra DRER e DP, così come tra DRER e Direzioni Centrali, rimandano all’infinito la soluzione dei problemi e denotano una scarsa attenzione alle persone.
 
A questo punto ci pare ineludibile un confronto ad ampio raggio che finalmente  affronti seriamente tutte le questioni. 
 
Se così non fosse, il peggioramento del clima andrebbe solo a scapito del corretto funzionamento dell’Agenzia.
 

Bologna 9 dicembre 2013   

                                          FP CGIL – Emilia Romagna
                                       Coord. Reg.le Agenzia Entrate 
 

 

 


 
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