Sanità, Medici: DDL Turco, no alla proroga infinita degli studi privati dei medici pubblici

18 Luglio 2011

Sanità, Medici: DDL Turco, no alla proroga infinita degli studi privati dei medici pubblici

Dichiarazione di Rossana Dettori, segretaria nazionale FP CGIL e di Massimo Cozza, segretario nazionale FP CGIL Medici

Il Disegno di legge Turco approvato oggi dal Consiglio dei Ministri contiene la possibilità di una proroga infinita degli studi privati dei medici e dei dirigenti sanitari pubblici.

Dopo 9 anni di inadempienze regionali ed aziendali, arriva un ulteriore nuovo anno di tempo per l’attuazione della giusta moralizzazione della libera professione intramoenia, ma con la piena delega alle Regioni di poter consentire per sempre lo studio privato del medico pubblico in rapporto di esclusività.

Si affosserebbe così, definitivamente, il principio della libera professione intramoenia istituito dalla Bindi. In sostanza ciò che non si è voluto far chiaramente uscire dalla porta nazionale, può tranquillamente rientrare dalla finestra regionale.

Riteniamo invece che le Regioni solo in via transitoria fino al reperimento degli spazi intramurari, possano consentire l’acquisto, la locazione o la convenzione di spazi esterni, purchè collettivi.

I medici e i dirigenti sanitari che credono nella qualità della sanità pubblica e del proprio lavoro, chiedono pertanto una normativa diversa che impegni il Ministro della Salute e le Regioni a consentire una libera professione intramoenia trasparente dentro le mura del Ssn.

Non vogliamo essere costretti ad uscire dagli ospedali in cerca di studi privati, vogliamo una libera professione intramoenia in una casa di vetro a vantaggio non solo dei medici e dei dirigenti sanitari ma anche dei cittadini, troppo spesso costretti a rivolgersi alla libera professione, intra ed extra, per superare le liste di attesa.

Un passo in avanti contenuto sempre nel disegno di legge è invece la reintroduzione del principio della obbligatorietà della esclusività di rapporto, anche se limitata ai direttori di struttura complessa e solo ad una parte dei responsabili delle strutture semplici, e vincolante solo per la durata dell’incarico.

Chiediamo pertanto al Parlamento di apportare al Disegno di Legge le necessarie modifiche, per le quali terremo tutte le iniziative sindacali utili, a partire dalla manifestazione nazionale “Esclusività e intramoenia per una sanità di qualità” già indetta insieme alla CGIL, per la mattina del 30 maggio a Roma presso il Centro Congressi Cavour.

Roma, 11 maggio 2007

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