Lettera al Presidente UPI Antonio Saitta

09 Aprile 2014

Lettera al Presidente UPI Antonio Saitta

 
Caro Presidente Saitta,

apprendiamo dalla Stampa dell’ennesimo attacco al Sindacato. Non è la prima volta. Già, in passato, sfruttando il suo ruolo di Presidente dell’UPI ha sostenuto che le Organizzazioni Sindacali non avrebbero fatto nulla per la difesa dei livelli occupazionali del personale delle Province mentre si ergeva a leader di fantomatici comitati a difesa della Costituzione di cui non è rimasta traccia. A smentire la sua tesi è arrivato un Protocollo di Intesa finalizzato alla salvaguardia proprio di quei livelli occupazionali, nonché una modifica al testo del DDL che ha recepito quanto previsto dall’Intesa.

Oggi, invece, si vanta di aver ridotto gli organici dell’Ente da Lei presieduto e imputa al Sindacato l’impossibilità di aver potuto fare di più.
Così mentre noi denunciavamo lo scandalo del blocco del turn over e l’inadeguatezza del numero di lavoratrici e lavoratori in alcuni servizi (a partire dai centri per l’impiego), Lei, deduciamo, stava tra quelli che della riduzione del numero di dipendenti pubblici nel nostro Paese si faceva vanto. Difficile comprendere la coerenza di queste affermazioni con quanto dichiarava negli incontri fatti con i lavoratori direttamente interessati dai processi di riforma.

Sarebbe inoltre interessante comprendere a quali privilegi si riferisce quando parla dei sindacalisti, ma è chiaro il desiderio di unirsi alla compagnia di autorevoli esponenti del mondo della politica che attaccano il Sindacato.

Abbiamo condiviso con l’UPI molte valutazioni sul processo di riordino e soprattutto la contrarietà a fare delle Province il capro espiatorio del sistema delle pubbliche amministrazioni. Oggi, ancora una volta, rimaniamo spiazzati dall’ostinazione con la quale si prende di mira il Sindacato. Ma se la nostra colpa è aver evitato che l’attacco ai lavoratori fosse ancora più duro di ciò che hanno subito in questi anni, le confessiamo una cosa: ci sentiamo con orgoglio colpevoli. E se vorrà confrontarsi con il nostro Sindacato, come noi ci auguriamo, sappia che continueremo a difendere le lavoratrici ed i lavoratori contro chi ne vuole ridurre il numero, ne vuole ridurre i salari, ne vuole svilire la professionalità.

La Segretaria Generale
Rossana Dettori
 
Roma, 28 marzo 2014

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