A proposito di “sblocco del tetto salariale” e di “rinnovo del contratto”.

24 Settembre 2014

A proposito di "sblocco del tetto salariale" e di "rinnovo del contratto".

24.09.2014 – In questi giorni stiamo ricevendo numerose sollecitazioni circa la vicenda dello sblocco del tetto salariale, in particolare per la posizione assunta dalla FP CGIL (relativamente ai lavoratori dei Vigili del Fuoco, della Polizia Penitenziaria, della Difesa e del Corpo Forestale), rispetto a quella assunta da tutti gli altri soggetti sindacali e di rappresentanza che si richiamano al cosiddetto “Comparto Sicurezza, Difesa e Soccorso Pubblico”.
Al riguardo vogliamo innanzitutto rammentare che in conseguenza della struttura contrattuale dei Vigili del Fuoco, la mera richiesta dello “sblocco del tetto salariale”, avanzata dalle altre Categorie che compongono il Comparto sopra richiamato, determinerebbe benefici economici piuttosto marginali.
Infatti, se per altri lo sblocco implicherebbe vantaggi decisamente consistenti, per quanto ci riguarda tali vantaggi, tenuto anche conto degli effetti che sono derivati dal fondo perequativo, risulterebbero essere veramente di poco conto e destinati ad una platea decisamente ristretta.
Sia chiaro, ben venga lo sblocco del tetto salariale ma, allo stesso tempo, deve inderogabilmente esserci l’avvio della fase dedicata ai rinnovi contrattuali, sia per il “Comparto Sicurezza, Difesa e Soccorso Pubblico”, sia, ed a maggior ragione, per tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori dei Comparti Pubblici.
Come affermato anche nel comunicato del Segretario Nazionale Salvatore Chiaramonte, la FPCGIL ritiene positiva l’apertura del Governo, tuttavia non potrà mai accettare che una eventuale soluzione per il solo Comparto in parola, possa divenire merce di scambio per non rinnovare il contratto a tutti i dipendenti pubblici.
Ovviamente parteciperemo all’incontro che si terrà il prossimo 7 ottobre a Palazzo Chigi, con il Presidente del Consiglio Matteo Renzi, condivideremo l’eventuale soddisfazione per il raggiungimento di un obiettivo comunque importante, ma, allo stesso tempo, continueremo a ribadire, da un lato la necessità di riformare le Pubbliche Amministrazioni per renderle più efficaci ed efficienti nei confronti dei cittadini, dall’altro la necessità di valorizzare la professionalità e l’impegno dei lavoratori pubblici attraverso il rinnovo del contratto nazionale di lavoro. 
In conclusione, qualunque sia l’esito dell’incontro suaccennato, la vertenza sul contratto è e rimarrà ancora aperta, tanto è vero che nelle prossime settimane Cgil, Cisl e Uil si mobiliteranno su tutto il territorio per rivendicare il diritto al contratto nazionale per tutti, nessuno escluso, mentre per il giorno 8 novembre è prevista una grande manifestazione nazionale a Roma.
E’ una grande vertenza alla quale bisogna assicurare la massima partecipazione, poiché mai come in questa occasione il mondo del lavoro dovrà mostrare la massima solidarietà e compattezza. (A.F. – D.Z.)

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