Alleghiamo la nota sindacale FP CGIL – CFS del 22/10/2014, con la quale abbiamo segnalato all’Amministrazione CFS il potenziale fattore di rischio di esposizione al virus in caso di particolari attività (es. CITES), laddove è previsto il contatto con animali esotici introdotti nel nostro Paese dal continente africano.
Poiché tale circostanza non viene presa in considerazione nella recente nota ispettorile di comunicazione ai datori di lavoro del Corpo forestale dello Stato né dalle circolari ministeriali allegate, nonostante una delle fonti primarie di contagio sia rappresentata proprio dal contatto con animali selvatici, vivi o morti, della fauna africana, abbiamo richiesto la predisposizione di un piano di prevenzione specifico e di un protocollo di intervento mirato in caso di interventi su animali a rischio.
Si rimanda alla nota in allegato.