Sanità – Nota unitaria Fondazione Don Gnocchi

23 Febbraio 2017

Nota unitaria Fondazione Don Gnocchi

In data 30 ottobre si è tenuto il programmato incontro con i Rappresentanti della Fondazione Don Gnocchi e le nostre Segreterie Generali.
I rappresentanti della Fondazione nel corso dell’incontro hanno illustrato il nuovo modello organizzativo, sintetizzato nell’allegato documento, con la relativa individuazione dei nominativi dei nuovi responsabili di presidio che trovate elencati nella circolare allegata.
La Fondazione ha confermato la volontà di candidarsi, nell’ambito dello sviluppo dei sistemi sanitari nazionali, per offrire risposta ai nuovi bisogni di salute in particolare nell’area della riabilitazione per la cronicità e le multipatologie sempre più presenti fra la popolazione anziana nel nostro Paese.
In tale ambito la Fondazione ha ritenuto di superare il modello organizzativo dei Poli con una nuova articolazione per presidi il cui coordinamento sarà centralizzato su direttive delle direzioni centrali che devono operare in stretta connessione con i responsabili locali.
Questa riorganizzazione ha l’obiettivo di ottimizzare i centri di costo della Fondazione, di favorire un puntuale controllo degli sprechi, dei ritardi organizzativi e di adeguare la strumentalizzazione tecnologica con l’obiettivo generale di promuovere azioni finalizzate al superamento delle difficoltà economiche.
Abbiamo risposto unitariamente e con determinazione ai Rappresentanti della Fondazione che tali misure non possono impattare negativamente sui livelli di contrattazione, sui livelli salariali e occupazionali dei lavoratori, per queste ragioni la Fondazione si è riservata di presentare in un prossimo incontro una analisi dettagliata sull’attuale situazione del personale anche a seguito dell’accordo siglato nell’anno 2013.
I Segretari Generali hanno replicato sulla necessità che tale analisi riguardi la mappatura di tutta la situazione organizzativa e delle professionalità presenti nei presidi della Fondazione, comprese consulenze e collaborazioni a vario titolo per superare la logica che il costo del lavoro è l’unico fattore aggredibile per una seria politica di ottimizzazione della spesa.


 
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