Corpo Forestale dello Stato – Comunicato esiti incontro Ministro Martina del 16.12.2014

17 Dicembre 2014

Comunicato esiti incontro Ministro Martina del 16.12.2014

Si è tenuta ieri pomeriggio alla presenza dei vertici del Corpo Forestale dello Stato la riunione tra le parti convocata dal Ministro Maurizio Martina anche per rispondere, invero ancora con grande ritardo, all’impegno assunto nell’incontro tenuto lo scorso 29 luglio, nel quale aveva partecipato l’intenzione di incontrarci nella prima settimana di settembre.
In apertura il Ministro ha inteso soffermarsi sul lavoro silente – e a suo giudizio anche assai proficuo – che sarebbe stato da Lui condotto dapprima con i colleghi ministri e poi in ambito parlamentare, lavoro finalizzato alla difesa e alla  valorizzazione delle grandi professionalità del Corpo, così contrapponendo all’ipotesi di accorpamento alla Polizia di Stato più volte manifestata dal Governo e dal Presidente del Consiglio, l’idea di procedere alla sua completa riorganizzazione e ridefinizione, nel pieno rispetto della normativa vigente.
Una impostazione che, a parere del Ministro, sarebbe ormai divenuta prevalente rispetto alle premesse iniziali, come noto tutt’altro che incoraggianti per la sopravvivenza del Corpo.
Nel proprio intervento la delegazione della Fp Cgil ha dichiarato di condividere e sostenere i propositi del Ministro, e con esso l’ormai ineludibile processo di riorganizzazione cui faceva riferimento – nel quale però, a nostro giudizio, non possono e non devono rientrare i Corpi regionali appartenenti alle Regioni a Statuto speciale – confidando nell’impegno da questi profuso.
Tuttavia, abbiamo sostenuto, se si vuole realmente avviare un processo di riorganizzazione completo e funzionale agli interessi del Corpo e della collettività che tenga anche conto delle norme stringenti fissate dalla cosiddetta Spending Review, non si può e non si deve prescindere dal considerare alcune importanti questioni che peraltro già nel passato, anche recente, abbiamo avuto modo di evidenziare e consegnare all’attenzione del Ministro.
Tra queste, solo per ragioni di brevità, citiamo:
a) l’assoluta necessità di valorizzare appieno le professionalità del Corpo evitando di disperderle in compiti e mansioni – come, solo a titolo di esempio, nel caso del servizio di Ordine Pubblico e di quello Nautico – che a tutt’oggi sono per lo più garantite dai Corpi di Polizia a competenza generale (le cosiddette “duplicazioni funzionali”), evitando così gli sprechi determinati anche dalla sussistenza di talune sovrastrutture che non sono utili e che costano molte risorse economiche al Paese;
 b) la riduzione graduale ma drastica del personale del Corpo attualmente impiegato in servizi amministrativi, che ammonta addirittura a quasi il 50% di quello interamente presente in organico, per andare ad implementare le professionalità in servizio in tutte le strutture territoriali del Paese – ovvero nei Comandi stazione, laddove si esplicano realmente i compiti attribuiti dalla legge al Corpo -, che oggi sono notoriamente in forte carenza di personale, e ripartire equamente quei carichi di lavoro che, malgrado gli sforzi e il grande senso di attaccamento al lavoro comunque sempre manifestato dagli operatori sul campo, sono divenuti pressoché impossibili da sostenere;
c) la diminuzione costante e progressiva dei circa 100 anacronistici Comandi Provinciali attualmente operativi nel Paese, il cui personale, i mezzi e gli strumenti attualmente in uso dovranno essere distribuiti, con criteri di ragionata equità, tra i Comandi stazione esistenti sui territori interessati.
Per fare questo, però, per tenere insieme tutte le problematiche poc’anzi trattate in un unico ragionamento da sviluppare con l’amministrazione, pensiamo sia opportuno che il Ministro ragioni sull’opportunità di attribuire la delega al personale all’attuale vice capo del Corpo, a cui è già stata conferita quella sulle relazioni sindacali e, soprattutto, a disporre l’avvio di un tavolo di confronto tra le parti in coincidenza col nuovo anno, a cui se possibile giungere con proposte e suggerimenti utili ad iniziare un percorso condiviso di reale riforma/riorganizzazione del Corpo.
Per concludere, abbiamo informato il Ministro del ricorso al T.A.R. che la Fp Cgil è stata costretta ad avviare nei confronti dell’amministrazione del Corpo Forestale dello Stato per essere tuttora impedita a partecipare attivamente alla Commissione Ricompense unitamente a tutte le altre OO.SS. firmatarie del C.C.N.L. e, da ultimo, pure ad altra autonoma che – pur essendo non firmataria del contratto – ha denunciato al giudice del lavoro l’amministrazione per attività antisindacale e da questi ottenuto, tra l’altro, anche la partecipazione alle commissioni con proprio delegato, tra cui quella sulle ricompense, chiedendo un intervento riparativo e anticipando che sui temi avanzati alla discussione farà pervenire un proprio documento.
Al termine della discussione il Ministro Martina, eludendo sostanzialmente la maggior parte delle questioni poste dalle rappresentanze sindacali del personale del Corpo, rifacendosi a quella che pare sempre più essere una attitudine del governo, ha inteso affermare l’inutilità di un tavolo di confronto sindacale sulla riorganizzazione del Corpo, ribadendo l’autosufficienza della parte politica e dell’amministrazione. Posizione errata e da noi naturalmente contestata.
 
Il Ministro si è infine impegnato a riconvocare le organizzazioni sindacali nei primi giorni del prossimo mese di febbraio.
 


 
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