CFS: comunicato su AVI

20 Gennaio 2015

 

News

 
Corso vice Ispettori esterni: l'Amministrazione dà subito il benvenuto ai nostri nuovi colleghi!

 

Coordinamento Nazionale Corpo Forestale dello Stato
 

Comunicato sindacale 
 

La maniera in cui l’Amministrazione si sta comportando con i nostri nuovi giovani colleghi oltre ad essere profondamente ingiusta, a giudizio della scrivente O.S.,  rivela ancora una volta purtroppo, anche a coloro che si sentono ancora galvanizzati dalla riuscita del concorso, la ormai conosciuta e conclamata disattenzione  spesso manifestata nei confronti del proprio personale, sovente costretto a pagare di tasca propria gli errori ed i ritardi conseguiti dalla dirigenza del Corpo. Difatti, nel caso in esame, malgrado il bando di concorso risalga ormai a più di tre anni fa, l’Amministrazione non ha avvertito né il bisogno né il dovere di reperire le dovute informazioni e comunicarle al personale interessato, circa il proprio status lavorativo a cui sarebbe stato assoggettato durante il corso.
E a tal proposito, come era lecito aspettarsi, le prime gravi conseguenze non hanno affatto tardato a manifestarsi.
Il personale interno ha scoperto, appena prima o poco dopo essere partito per il corso, di non aver – a detta dell’Amministrazione – diritto al trattamento di missione, di aver perso il diritto all’alloggio di servizio, di aver perduto la propria sede di provenienza (che in caso di malattia o rinuncia non è detto possa riavere), di dover svolgere il corso tutti insieme nella decentratissima sede di Ceva (salvo poi attivare anche la scuola di Castel Volturno per i colleghi del centro-sud, ma con ben due mesi di ritardo rispetto all’inizio del corso), di non aver diritto alle promozioni per anzianità maturate durante il corso, di non avere diritto alla causa di servizio per gli eventuali infortuni durante il corso, e altro ancora.
Anche i colleghi esterni hanno fatto le spese di questi ritardi: è stato infatti chiarito nei loro confronti, invero solo durante la riunione svolta lo scorso 15 gennaio, che per i quindici mesi della durata del corso non saranno riconosciuti i contributi pensionistici e, quindi, che non saranno titolari di un vero e proprio rapporto di lavoro con l’amministrazione, ma potranno invece svolgere altri impieghi, eventuali consulenze e prestazioni professionali
Se l’assunto potrebbe anche essere legittimo da un punto di vista normativo, il problema è che tutti coloro che avevano un impiego, o svolgevano libere professioni, magari anche compatibili con gli orari del corso, in mancanza di indicazioni puntuali e precise da parte dell’amministrazione si è affrettato a dare il preavviso di licenziamento, e a chiudere immediatamente la partita iva non appena ricevuta la convocazione per l’avvio del corso di formazione. Ciò, evidentemente, per paura di incorrere nei casi di incompatibilità stabiliti dalla normativa vigente per il pubblico impiego.
Un comportamento assolutamente inaccettabile quello palesato dall’amministrazione nell’occasione, che ha provocato un pesante quanto evitabile danno economico a questi ragazzi, che oltretutto in molti casi sono anche padri/madri di famiglia, già preoccupati e in difficoltà economica per il regime stipendiale estremamente contenuto a cui saranno sottoposti nei prossimi 15 mesi. Difficoltà resa ancor più grave dal fatto che l’Amministrazione, come abbiamo già denunciato con i precedenti comunicati e le proteste formali avanzate nei suoi confronti, a due mesi dall’inizio del corso e a tre mesi dalla data di convocazione – data in cui presumibilmente alcune persone hanno cominciato a licenziarsi -, alla data odierna non ha ancora versato loro neppure il primo stipendio!
Non sappiamo di chi sia la colpa di quanto accaduto e sta tuttora accadendo, ma una cosa la sappiamo di certo:  questo non è stato il miglior modo per dare il benvenuto ai nuovi colleghi nel Corpo.
Reputiamo il modo di trattare le questioni inerenti i diritti del personale del Corpo Forestale dello Stato da parte dell’amministrazione non più ulteriormente tollerabile e, per questa ragione, oltre a batterci per tutelare alla radice i diritti delle colleghe e dei colleghi in ogni ambito e spazio, nei prossimi giorni inizieremo una campagna di informazione e denuncia pubblica affinché fatti del genere non si ripetano più.
Vi terremo come sempre tempestivamente informati circa l’evolversi del percorso intrapreso.

                    il Coordinamento Nazionale Fp Cgil 
                          Corpo Forestale dello Stato
                    La delegazione trattante nazionale

 
 
 
 
 

 
 
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