Comparto sicurezza – Comunicato Cfs su riunione 27 Gennaio

28 Gennaio 2015

News

Comparto sicurezza – Comunicato Cfs su riunione 27 Gennaio

Dopo numerose sollecitazioni, il Capo del Corpo ieri ha finalmente incontrato le organizzazioni sindacali del personale per fare il punto su quanto viene ormai quasi quotidianamente veicolato dai media sul futuro del Corpo.
Decisamente poche le notizie concrete che ha potuto fornire.
Nel corso della riunione, con nostra grande sorpresa, abbiamo però scoperto che la linea inizialmente esposta dal Capo del Corpo ricalcava in buona parte quella che la FP CGIL nazionale auspica da tempo per la riorganizzazione del Corpo e, più in generale, del Comparto sicurezza, discostandosene in maniera netta solo per confidare nell’accorpamento di tutte le strutture che si occupano di ambiente (Polizie Provinciali, Corpi Forestali delle Regioni Autonome, ICQRF, Parchi).
Finalmente anche il Capo del Corpo si è reso conto che la ristrutturazione è indispensabile, urgente e non più procrastinabile, addirittura riconoscendo alle OO.SS. di averla invocata prima di lui. Ha dato quindi mandato alla Dr.ssa Stefani, vice Capo del Corpo, di avviare una “riorganizzazione senza tabù”(testuale), non solo per tutelare un Corpo che vanta circa 192 anni di storia, ma per salvare una Istituzione di cui l’Italia ha bisogno. L’avvio della discussione è stato dato, e pare anche con i migliori propositi, staremo a vedere se davvero non ci saranno tabù o se, invece, si  rivelerà l’ennesimo contentino per calmare gli animi del personale.
Intanto, oggi si è tenuto il Consiglio di amministrazione del Corpo con un unico punto all’ordine del giorno: la promozione per scrutinio a primo dirigente! 
Francamente, non se ne sentiva l’urgenza. Considerato il momento in cui sono addirittura in discussione le sorti del Corpo e dei suoi appartenenti, reputiamo insensato che l’unica preoccupazione della dirigenza sia quella di continuare comunque a perpetuare il soddisfacimento dei propri privilegi, con probabile forte aggravio delle relative spese a carico dello Stato, senza preoccuparsi minimamente delle colleghe e dei colleghi che, invero, aspettano mesi, se non anche anni, prima di vedersi riconosciuti i propri diritti per il passaggio al grado superiore o ad altri ruoli.
Si è passati quindi all’approvazione del testo del DCC sull’orario di servizio, che ha visto accolte praticamente tutte le richieste di parte sindacale, e che era stato stabilito – da entrambe le parti in causa nei precedenti tavoli – uscisse insieme al revisionato Accordo Nazionale Quadro, perché ad esso fa comunque riferimento.
Era previsto perché, a sorpresa, tranne la FP CGIL ed un’altra O.S., tutte le  altre sigle hanno inopinatamente ritenuto di non dover più affrontare la revisione dell’A.N.Q. richiesta per adempiere ad un obbligo governativo, in effetti ritenuta necessaria solo una settimana prima per chiarire taluni punti per lo più fantasiosamente interpretati dall’amministrazione nell’applicazione dell’attuale accordo, oltre ad altre questioni di assoluta rilevanza come, ad esempio, l’articolazione dell’orario di lavoro del personale.
La settimana prossima, appena resi disponibili i dati riferiti agli stanziamenti economici necessari,  inizierà la trattativa sulla Reperibilità e sul FESI 2015 relativamente al quale è nostra intenzione chiudere un accordo che preveda come minimo requisito la presenza in servizio e la valorizzazione delle funzioni effettivamente espletate dal personale, e non riproposto quanto stabilito nel 2014 nell’accordo che, certo rammenterete, ci siamo rifiutati di firmare.
    

per la Delegazione trattante del Coordinamento Nazionale Fp Cgil 
Corpo Forestale dello Stato
Francesca Fabrizi
                                            

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