Agenzia delle Entrate: Piano di prevenzione della corruzione – comunicato

03 Febbraio 2015

 

News

 
Comunicato
 

AGENZIA DELLE ENTRATE
 
  
PIANO DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE
SEGNALAZIONE DA PARTE DEL DIPENDENTE – WHISTLEBLOWER

 

L’Amministrazione ci ha informato sul piano di prevenzione della corruzione e soprattutto dell’applicazione della Whistleblower (la segnalazione da parte del dipendente di presunti illeciti).
Nello specifico l’Agenzia ci ha illustrato i contenuti della direttiva, di prossima emanazione, che riguarda le segnalazioni da parte dei dipendenti; il tutto con riferimento all’applicazione della Legge 6 novembre 2012, n. 190 (cosiddetta legge anticorruzione). 
La segnalazione del dipendente può avvenire presso il suo superiore gerarchico, presso il Direttore Regionale o direttamente presso il Responsabile di prevenzione della corruzione. In quest’ultimo caso, tramite apposito link sull’intranet dell’Agenzia, il dipendente può effettuare la segnalazione in modo criptato (quindi anonimo) direttamente al Responsabile. Questa segnalazione può essere letta solo dal responsabile e dai suoi collaboratori, il quale può avviare, se lo ritiene necessario, un procedimento di approfondimento al fine di accertare la veridicità della stessa. In questo modo l’Agenzia ha la possibilità di svolgere in maniera del tutto autonoma le indagini e di conseguenza archiviarle, attivare un procedimento disciplinare o una azione penale.
 
La CGIL ritiene importante il coinvolgimento delle OO.SS. su una materia così delicata, ma soprattutto ha evidenziato il diverso approccio dell’Amministrazione verso i sindacati.
 
Con riferimento alla corruzione si ritiene fondamentale aprire una discussione in merito e pensiamo che prima di tutto occorra dimensionare il problema: ci troviamo di fronte a casi isolati o ad un problema diffuso? Il dimensionamento del problema ci fa capire quali iniziative intraprendere al fine di tutelare il lavoratore onesto.
Sappiamo bene che questo sistema è già attuato da altri paesi, ma in quei paesi il senso civico e le leggi sono completamente diverse.
In Italia, secondo la Corte di Conti, il costo della corruzione è pari ad oltre 60 miliardi di euro e l’altra faccia della medaglia è l’evasione fiscale pari ad oltre 120 miliardi di euro. E’ corretto chiedere senso civico ai lavoratori, ma allo stesso tempo l’autorità politica si deve impegnare in prima persona ponendo in essere norme contro la corruzione e l’evasione fiscale; non è accettabile normare la depenalizzazione del reato fiscale per una evasione sotto il 3% dell’imponibile, legalizzando così l’evasione fiscale.
La segnalazione di presunti illeciti da parte dei dipendenti è un problema molto delicato e ci riserviamo una valutazione completa dopo la lettura della direttiva. Condividiamo pienamente la difesa e la tutela di chi effettua la segnalazione ma allo stesso tempo chiediamo difesa e tutela per il segnalato; in quanto si possono verificare segnalazioni poste in essere solo per gettare fango o per screditare un collega al fine di penalizzarlo.
 
Inoltre chi controlla i controllori?

Il Direttore Centrale dell’Audit ci ha informato del nuovo corso intrapreso dall’Audit soprattutto per quanto riguarda i servizi interni (gestione del personale e strumenti informatici).
 
Abbiamo chiesto che l’Audit, nel nuovo corso,  diventi un supporto all’attività lavorativa anziché mantenere un atteggiamento “pregiudizialmente” punitivo verso i lavoratori.
 
In chiusura della riunione abbiamo concordato un incontro per lunedì 9 febbraio con all’ordine del giorno la mobilità, le progressioni economiche e le posizioni organizzative.


Il coordinatore Nazionale            Il coordinatore Nazionale
     Agenzia Entrate                           Agenzie Fiscali
      Carmine Di Leo                          Luciano Boldorini

 
 
 

 
 
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