Agenzia nazionale ispettiva: il 3 marzo si apre il confronto con il Ministro del Lavoro

03 Marzo 2015

Agenzia nazionale ispettiva: il 3 marzo si apre il confronto con il Ministro del Lavoro

  
COMUNICATO FUNZIONE PUBBLICA CGIL
 

Agenzia nazionale ispettiva:
il 3 marzo si apre il confronto con il Ministro del Lavoro. 

 
Roma 26 Febbraio 2015

L’annuncio dello sciopero USB degli ispettori di vigilanza Inail e Inps rischia di compromettere l’incontro sull’Agenzia di vigilanza convocato per il tre marzo.
Dopo avere ottenuto il rinvio dell’adozione del decreto legislativo da parte del Consiglio dei Ministri, ci accingiamo a verificare – con un confronto serrato sul merito del decreto stesso – le reali intenzioni del Governo, e la concreta possibilità di metter mano alle importanti criticità del testo diffuso, dallo smantellamento del Ministero del Lavoro nel territorio (con conseguente esubero di 1.800 lavoratori amministrativi), al taglio delle retribuzioni, dall’assenza di un modello organizzativo chiaro ed efficace, all’intervento a gamba tesa (senza alcuna concertazione) sull’autonomia degli enti del welfare italiano.
USB, spaccando il fronte dei lavoratori e agendo in maniera demagogica e populista per racimolare qualche voto in più nelle imminenti elezioni delle Rsu, fa il gioco del Governo che questa agenzia vorrebbe farla senza nessun serio confronto e ne favorisce il classico divide et impera.
Per noi il ruolo della vigilanza in questo paese e il lavoro e la professionalità degli ispettori non possono essere messi a rischio da chi non guarda di certo al futuro di servizi e lavoratori ma al mero (e risicato) guadagno elettorale.
Noi andremo unitariamente all’incontro del 3 marzo, sosterremo i diritti dei cittadini al rilancio e potenziamento nei territori della vigilanza a difesa della legalità e della sicurezza nei luoghi di lavoro, rappresenteremo i diritti degli ispettori di INPS INAIL e MINISTERO del Lavoro. Se questi troveranno riconoscimento in importanti modifiche al testo del decreto ne saremo felici, altrimenti chiameremo le lavoratrici e i lavoratori ad una risposta forte ed efficace per cambiare il segno a politiche sbagliate e dannose per il Paese.
Senza demagogie e imbrogli!

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