Professioni sanitarie: ancora uno stop del Ministero, Cgil Cisl Uil proclamano stato di agitazione

26 Marzo 2015

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Professioni sanitarie: ancora uno stop del Ministero, Cgil Cisl Uil proclamano stato di agitazione

 
Comunicato stampa Fp-Cgil Cisl-Fp Uil-Fpl
 
Ancora uno stop del Ministero sulla valorizzazione professionale

 
Roma, 11 marzo 2015

Nessun avanzamento sull’implementazione delle competenze delle professioni sanitarie e Fp-Cgil Cisl-Fp e Uil-Fpl scendono sul piede di guerra proclamando lo stato di agitazione del personale.

Nonostante un nuovo incontro con i sindacati, dal Ministero della salute non è infatti arrivato l’atteso via libera all’Accordo Stato-Regioni, atto indispensabile per ottimizzare al meglio le competenze di oltre 650.000 professionisti della salute e migliorare la qualità dei servizi ai cittadini con la presa in carico di tutti i bisogni di salute nell’ospedale e nei servizi territoriali.

“Diciamo basta a tutti coloro che, nell’interesse di logiche incomprensibili e lobbistiche, impediscono l’evoluzione del sistema salute necessaria ai cittadini e richiesta da tutte le regioni”, hanno attaccato le tre federazioni di categoria a conclusione dell’incontro.

“I lavoratori del Servizio Sanitario Nazionale che lavorano con abnegazione e competenza in tutti i servizi, malgrado i continui tagli lineari delle risorse e del personale, non possono accettare oltre il blocco di questi provvedimenti necessari al miglioramento del sistema e delle condizioni di lavoro”.

“Per questo Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl dichiarano lo stato di agitazione di tutti i lavoratori del Servizio Sanitario Nazionale e danno il via a un percorso di mobilitazione che proseguirà fino a quanto il Ministero non darà il via all’Accordo Stato Regioni”.
 

 

 

Volantino Unitario stato di agitazione

 
 
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