Agenzia delle Entrate: Sentenza del Tar del Lazio – concorso interno

30 Marzo 2015

 
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Comunicato
 

 
AGENZIA DELLE ENTRATE

SENTENZA DEL TAR DEL LAZIO  
 

 In esecuzione  della sentenza del Tar del Lazio, alcuni funzionari, vincitori del  concorso interno  bandito il 26  luglio del 2001,  appartenenti alla ex posizione economica B3 ed inquadrati il 1 febbraio del 2007  in soprannumero nella ex posizione C1 , sono stati retrocessi nella seconda area ed inquadrati  nella stessa posizione economica che  ricoprivano nel 2007.  Questi lavoratori,  che   nella graduatoria di merito avevano un punteggio inferiore ad alcuni B2 e B1, erano stati  considerati vincitori secondo il principio che si era  affermato in sede giurisprudenziale a seguito delle  due sentenze della Corte Costituzionale espresse contro le riqualificazioni previste dalla L.549/95, che vietavano la possibilità del “doppio salto” (sentenza n. 1/1999 e n. 194/2002). Nel riformulare la graduatoria finale, ” la Direzione Regionale del Lazio ha escluso a tutti gli effetti” i 103 candidati ex B3 in soprannumero.  Ricordiamo che  questi colleghi, essendo già inquadrati in terza area, non hanno potuto partecipare  all’ultimo  concorso  bandito nel  2010,  nonostante  la loro posizione fosse  sub judice.  Un danno incalcolabile, considerato che   la normativa vigente ( art. 24 d.lgs 150/2009)   non permette più alle P.A.  di bandire concorsi interni, ma  autorizza solamente concorsi   con una  riserva non superiore al cinquanta per cento a favore del personale interno. Una sentenza che mentre  penalizza alcuni lavoratori  ne premia altri. Da qui la necessità di trovare una soluzione che soddisfi le  legittime aspettative di TUTTI i  soggetti interessati.
   I lavoratori potenzialmente  coinvolti ( la prossima sentenza verrà emessa dal Tar del Veneto)  sono circa 733, divisi tra  quasi tutte le regioni, i quali  dovranno aspettare il pronunciamento del relativo Tar per conoscere il loro futuro professionale ed economico; altrettanto dicasi per quei  colleghi che potranno, per effetto di queste sentenze, essere inquadrati  nella terza area funzionale.
Nella riunione di venerdì scorso l’Amministrazione ha avanzato la proposta, condivisa da tutte le OO.SS, di inoltrare  all’Aran la richiesta  di attivare  la  procedura negoziale dell’interpretazione autentica dell’art. 102 c.3 del CCNL.  Riteniamo questa una delle  soluzioni percorribili in attesa  di valutare con attenzione gli esiti delle cause in corso,  per tutelare tutti i colleghi coinvolti  in questa assurda vicenda, sia quelli retrocessi, sia quelli che potranno, per effetto delle varie sentenze, essere inquadrati in terza area.  
Non si può  certo affermare,  per quanto riguarda la gestione del personale, che  l’Agenzia goda di ottima salute:  gli  800 incarichi  dirigenziali dichiarati illegittimi dalla Corte Costituzionale,  i 733 funzionari che rischiano di essere  retrocessi dalla terza alla seconda area,  non totalmente sostituiti dallo scorrimento della graduatoria, ( tenuto conto dei  pensionamenti  e  dei   vincitori del concorso del 2010) ,   testimoniano  l’esistenza di  uno stato di crisi  organizzativo/ funzionale, sicuramente il   più grave dalla nascita dell’Agenzia delle Entrate,  che necessita di una serie di  interventi  urgenti per impedire il blocco di attività fondamentali per l’economia del paese. E’ necessario che l’Agenzia delle Entrate esca dall’accerchiamento politico e mediatico in cui è stata rinchiusa, anche per responsabilità  proprie,  da chi vorrebbe eliminare o depotenziare una struttura che ha dato prova,  tra mille difficoltà, di poter raggiungere risultati inimmaginabili .

Roma, 30 marzo 2015         
 
                                        FP CGIL NAZIONALE                                                     
                                          Luciano Boldorini
 

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