TTIP il 28 maggio voto alla Commissione Commercio (INTA) del Parlamento Europeo

20 Maggio 2015

TTIP Il 28 maggio voto in Commissione Commercio

898 gli emendamenti presentati

 


 

Dopo la giornata di mobilitazione globale contro il TTIP ed i trattati commerciali tenutasi lo scorso 18 aprile ora l’attenzione dei movimenti sindacali e sociali nazionali ed europei si sposta sul prossimo voto in Commissione commercio internazionale al Parlamento europeo.

Sono 898 gli emendamenti presentati al testo che definisce la posizione del Parlamento europeo sul Ttip. Testo di cui è relatore, per la commissione Commercio internazionale, il tedesco Bernd Lange (S&D). Anche altre 14 commissioni parlamentari sono state chiamate a pronunciarsi sull’accordo di libero scambio Ue-Usa

Gli 898 emendamenti mostrano quattro macro aree su cui gli eurodeputati sono attualmente divisi: protezione dei dati, definizione dei servizi a aprire ai fornitori statunitensi, sostenibilità ambientale e norme per proteggere gli investitori

Grande attenzione, in Parlamento europeo, è stata riservata in particolare alla clausola Isds, il meccanismo di risoluzione delle controversie tra investitori e stati.

Il meccanismo di risoluzione delle controversie tra investitori e stati, in inglese “Investor-state dispute settlement” (Isds), è uno strumento di diritto pubblico internazionale che garantisce ad un investitore straniero il diritto di avviare un procedimento nei confronti dello stato che lo ospita. Nello specifico, se l’investitore straniero opera in un paese ospitante e quest’ultimo viola uno dei diritti a lui garantiti secondo il diritto pubblico internazionale, l’investitore stesso può, qualora tra il suo stato di origine e lo stato ospitante vi siano accordi di Isds, portare la questione di fronte ad una corte arbitrale internazionale.

La Commissaria europea per il Commercio, Cecilia Malmström, ha reso pubbliche lo scorso 7 maggio  le correzioni all’ISDS (Investor to State Dispute Settlement). Contro questo sistema, che fornisce alle aziende uno strumento per costringere il pubblico a pagare cospicui indennizzi o rinunciare alla legislazione più restrittiva, si sono espresse nel 2014 quasi 150 mila persone, il 97% dei partecipanti a quella che è stata considerata la più ampia risposta ad una consultazione pubblica lanciata dalla Commissione Europea.Di fronte all’insurrezione pubblica, l’esecutivo comunitario è rimasto spiazzato, ma non intende rinunciare al meccanismo nel TTIP. Così, la bozza di riforma Malmström tenta di addolcire un boccone che resta invece troppo amaro da mandare giù. La Commissaria propone l’obbligo per gli investitori di scegliere tra le corti nazionali e l’arbitrato, di istituire un secondo grado per eventuali ricorsi, una lista fissa di arbitri e qualche tutela in più sul diritto a legiferare (right to regulate). Lascia poco tranquilli anche l’idea di riformare l’ISDS a partire da quello inserito nel CETA. Per approfondimenti leggi qui

Il Segretario generale dell’EPSU Jan Willem Goudriaan dice  “i sindacati dei servizi pubblici in Europa non vogliono che i servizi pubblici  sia in qualche modo contemplati negli accordi commerciali che potrebbero aprirli allla commercializzazione. Allo stesso modo rifiutiamo l’inserimento del meccanismo di  risoluzione delle controversie tra Stato ed investitori ISDS che potrebbe essere un cavallo di Troia per le aziende profit per inserirsi nei sistemi dei servizi pubblici. “

I sindacati austriaci hanno lanciato una campagna online  NO2ISDS per fare pressione sugli eurodeputati della Commissione Commercio Internazionale (INTA) . Il sito può essere utilizzato in ogni nazione per raggiungere gli eurodeputati della Commissione.

Il parere delle Commissioni del Parlamento europeo e il voto del 28 maggio

Ben sei Commissioni su 14 del Parlamento europeo, accogliendo emendamenti dei Verdi e della Sinistra europea, hanno votato a sorpresa contro la clausola ISDS. Emblematico quanto è accaduto nella Commissione Affari giuridici, che per la materia trattata ha la stessa importanza della Commissione affari costituzionali del Parlamento italiano. Il relatore del parere, Axel Voss, tedesco del Ppe, aveva presentato una bozza favorevole alla clausola Isds, e di riflesso al Ttip. Ma gli emendamenti contrari, proposti dai Verdi e dalla Sinistra, sono stati sorprendentemente approvati dalla maggioranza della Commissione, tanto da ribaltare il senso politico della mozione, da favorevole in negativo. E ad Axel Voss non è rimasto altro da fare che ritirare il proprio nome dalla mozione.

Più o meno la stessa cosa è accaduta in altre cinque Commissioni, tra cui: Affari economici e monetari; Occupazione; Ambiente; Petizioni e Affar icostituzionali. A favore dell’Isds hanno invece votato la commissione Industria e quella degli Affari esteri. A conti fatti, metà dell’intero Parlamento europeo ha votato contro l’inserimento dell’arbitrato internazionale nel Ttip, facendo propria la posizione sostenuta all’inizio dal solo partito socialdemocratico tedesco e dal suo leader Sigmar Gabriel, che è il vice di Angela Merkel nel governo di Berlino.

Si tratta di pareri non vincolanti, ma puramente consultivi per la stesura di un documento ufficiale, il Rapporto della Commissione sulcommercio internazionale, che sarà messo ai voti appunto il  28 maggio e nella sessione plenaria del Parlamento europeo in giugno. Sulla bozza di questo Rapporto, predisposta dal tedesco Bernd Lange (S&D),presidente del Comitato internazionale per il Commercio, si sono già abbattuti ben 898 emendamenti da parte di tutti i gruppi politici.Tanto attivismo, impensabile in passato, potrebbe preparare il terreno  un cambiamento politico importante. Ufficialmente, il Parlamento europeo non siede al tavolo del negoziato Ttip, dove l’Ue è rappresentata dalla Commissione Juncker. Ma il testo finale del trattato, per diventare operativo, dovrà prima ricevere il voto favorevole del Parlamento di Strasburgo. (20.5.2015)

 

X
Questo sito usa i cookie per offrirti la migliore esperienza possibile. Procedendo con la navigazione sul sito o scrollando la pagina, accetti implicitamente l'utilizzo dei cookie sul tuo dispositivo. Informativa sull'utilizzo dei cookie Accetto