Riordino dei servizi ispettivi, Cgil Cisl Uil: “Il confronto paga. Nuove importanti modifiche al decreto”

09 Giugno 2015

Riordino dei servizi ispettivi, Cgil Cisl Uil: "Il confronto paga. Nuove importanti modifiche al decreto"


COMUNICATO STAMPA FPCGIL CISLFP UILPA
Riordino dei servizi ispettivi, Cgil Cisl Uil: “Il confronto paga. Nuove importanti modifiche al decreto”
All’incontro di oggi con Poletti i sindacati ottengono l’impegno su diritto d’opzione, salario accessorio e turn-over

Roma, 3 giugno 2015

Diritto d’opzione per gli ispettori, salario accessorio e turn-over: nuove modifiche in arrivo per lo schema di decreto istitutivo dell’Agenzia unica per le ispezioni, ora rinominata Ispettorato nazionale. Fp-Cgil Cisl-Fp e Uil-Pa incassano così l’impegno del ministro Giuliano Poletti a mettere nuovamente mano al disegno di riordino dei servizi ispettivi: “Dopo aver costretto il governo a una prima riscrittura del provvedimento e ad aprire il tavolo di confronto con i sindacati, la mobilitazione degli ispettori di Ministero del Lavoro, Inps e Inail ha segnato oggi un nuovo passo in avanti. Prova evidente che il confronto paga, nell’interesse dei lavoratori, ma soprattutto del funzionamento delle attività di controllo e di garanzia della legalità”, hanno commentato i segretari nazionali Salvatore Chiaramonte (Fp-Cgil), Paolo Bonomo (Cisl-Fp) e Sandro Colombi
(Uil-Pa) dopo l’incontro di oggi al Ministero.

“Si tratta di risultati che si aggiungono a quelli già messi al sicuro sul mantenimento delle sedi sul territorio, all’esclusione di esuberi e mobilità forzata e all’impegno sui livelli retributivi”, sottolineano i tre sindacalisti. “Le modifiche che abbiamo ottenuto riguardano tre punti nevralgici. In primo luogo il diritto di opzione che sarà garantito al personale ispettivo di Inps e Inail che potrà così decidere se passare alla nuova struttura o rimanere negli enti di provenienza”.
 “Secondo punto”, proseguono, “l’impegno del ministro Poletti a inserire nel decreto una norma programmatica che destini una parte dei risparmi di spesa e delle risorse aggiuntive, alla omogeneizzazione del trattamento economico. Il percorso rimanderà alle convenzioni annuali che il nuovo ente stipulerà con il Ministero e fisserà obiettivi, risultati e ammontare delle risorse”. “Terzo risultato, l’eliminazione del limite dell’80% al turn-over: la sostituzione dei lavoratori che andranno in pensione avverrà secondo la normativa vigente e senza ulteriori limitazioni”, concludono i segretari di Fp-Cgil Cisl-Fp e Uil-Pa che ora vigileranno “sul mantenimento degli impegni e sul coinvolgimento degli operatori nell’attuazione della riforma”.

 
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