Agenzia delle Entrate: Interpello P.O.S. – comunicato

01 Settembre 2015

 

News

AGENZIA DELLE ENTRATE – INTERPELLO P.O.S.

E’
stato pubblicato il 7 agosto il bando relativo alla procedura selettiva di
interpello per il conferimento di posizioni organizzative speciali  istituite dall’art 23 quinquies del d.l.
95/2012 nell’ambito della spending review.

 

Il
primo tassello di una riorganizzazione imposta all’Agenzia delle Entrate dalle
disposizioni normative inerenti la riduzione delle posizioni dirigenziali e dalla
nota sentenza della Corte Costituzionale, 
per effetto della quale, visti anche 
i tempi decisamente troppo lunghi con cui il Governo ha voluto
affrontare la situazione venutasi a creare, la maggior parte delle strutture
operative sono rimaste senza guida e hanno visto compromessa la propria
operatività.

 

Ora
si corre ai ripari, ma ancora una volta riproponendo vecchie logiche e schemi
antiquati.

 

Se
è vero che le P.O.S., rispetto alle quali avevamo già segnalato ai tempi dell’approvazione
del D.L. n. 95/2012 quelle che ritenevamo esserne le criticità e le anomalie,
sono state introdotte normativamente e non contrattualmente, è altrettanto vero
che proprio quella norma prevedeva che “l’attribuzione
di tali posizioni è disposta secondo criteri di valorizzazione delle capacità e
del merito sulla base di apposite graduatorie selettive”.

 

La
storia insegna purtroppo che oggettività e trasparenza non fanno parte del D.N.A.
di questa amministrazione e l’esperienza vissuta negli ultimi anni in tema di
attribuzione di incarichi e di procedure selettive in genere ha evidenziato la
ferma volontà dell’Agenzia di procedere esclusivamente con modalità unilaterali
e discrezionali.  Di conseguenza, la  Dirigenza dell’Agenzia  ha indotto malessere e sfiducia nei suoi
dipendenti, ha scatenato aspre critiche e feroci attacchi dall’esterno, ha prestato
il fianco a innumerevoli ricorsi e ha infine richiamato l’attenzione della
Corte Costituzionale sul suo operato scorretto: davvero niente male come
risultato finale di anni di discutibile condotta nell’attribuzione degli
incarichi e nella gestione del personale.  

 

Questa
poteva essere l’occasione giusta per cambiare direzione di marcia, anche alla
luce delle motivazioni della suddetta sentenza, invece tutto lascia presumere,
con particolare riferimento a quanto previsto dai punti 5 e 6 della procedura,
che il modus operandi resterà lo
stesso, creando ulteriori tensioni e divisioni negli uffici.

 

A
nostro parere, nelle selezioni della classe dirigente così come in un qualsiasi
altro ambito valutativo, non ci si può  esimere dall’individuare criteri oggettivi
attraverso il confronto con le OO.SS,  solo
in questo modo si eviterebbero arbitrarietà e personalismi; purtroppo è
sufficiente leggere il punto 8 del bando, di sicuro inopportuno  anche dal punto di vista normativo, per
capire quali siano realmente le intenzioni dell’Agenzia anche in questa
occasione e nonostante tutto quello che è accaduto finora: definire il
conferimento dell’incarico un atto di determinazione unilaterale
dell’amministrazione, rappresenta un vero e proprio manifesto programmatico con
buona pace dei canoni di correttezza e di buona fede nella selezione degli
incaricati ai quali viene poi fatto riferimento.

 

Vigileremo
attentamente su quanto accadrà  con le
P.O.S. e allo stesso modo più avanti con le P.O.T., pronti a denunciare le
violazioni del dettato normativo in materia e a richiamare puntualmente
l’amministrazione al rispetto delle regole e alla correttezza delle procedure,
nell’interesse primario dei partecipanti, delle strutture lavorative e dei
cittadini tutti. 

  

 Roma
1 settembre 2015                

                                                            CGIL FP

         
                                              Coordinamento
Nazionale

 
 
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