COMUNICATO MEF
ALCUNI CHIARIMENTI
Il 22 ottobre è stato sottoscritto l’accordo per la retribuzione di posizione e di risultato
dei dirigenti di 2^ fascia del MEF.
Gli
importi sono stati così suddivisi:
a) Retribuzione di posizione parte fissa e parte variabile: euro 29.820.02
lordo Amministrazione;
b) Retribuzione di risultato : euro 12.067.962 lordo
Amministrazione;
Ricordiamo che il tetto
imposto ai fondi aziendali dal d.l. 78
del 2010, ha fissato gli importi al 31/12/ 2010.
L’accordo ha modificato
il rapporto tra la retribuzione di
risultato e la retribuzione di posizione parte variabile, attraverso una rimodulazione dei valori economici delle tre fasce di quest’ultima voce retributiva.
L’operazione è stata possibile in quanto il CCNL 2006 /2009 dei Dirigenti dei Ministeri stabilisce che l’ammontare della retribuzione di posizione viene definita
nell’ambito del 85% delle risorse complessive del fondo. ” La retribuzione
di posizione è definita, per ciascuna funzione dirigenziale, nell’ambito del
85% delle risorse complessive, entro i seguenti valori annui lordi, a regime,
per tredici mensilità: da un minimo di € 11.778,61, che costituisce la parte
fissa di cui all’art. 20, comma 3, (Trattamento economico fisso per i dirigenti
di seconda fascia) del presente CCNL, a un massimo di € 45.348,31″ (CCNL/
2006/2009). L’importo massimo stabilito nell’accordo del 22 ottobre corrisponde
a circa il 65% di quanto previsto dal CCNL 2006/2009.
Tale operazione è stata finanziata con
gli importi che nell’anno 2014 erano stati destinati
alla retribuzione di risultato
secondo i criteri stabiliti in sede di contrattazione integrativa.
Non ci sono quindi risorse aggiuntive, come provocatoriamente vanno
sostenendo alcune organizzazioni sindacali, bensì importi del fondo dei
Dirigenti ridistribuiti differentemente all’interno delle finalità e delle
voci, sia minime che massime, previste dal CCNL dei Dirigenti Ministeriali.
Roma 10 novembre 2015
CGIL
FP Nazionale
Luciano
Boldorini