Province: Cgil Cisl Uil, non minimizzare esuberi, riordino ancora senza certezze

23 Novembre 2015

Province: Cgil Cisl Uil, non minimizzare esuberi, riordino ancora senza certezze


Comunicato stampa Fp-Cgil Cisl-Fp Uil-Fpl

“Il 28 novembre lavoratori in piazza”

Roma, 17 novembre 2015

“Non vorremmo che il governo
tendesse a minimizzare questi numeri, pensando così di aver risolto il
problema. Non ci sono, infatti, ancora certezze per quanto riguarda il
personale da ricollocare ma anche per tutti coloro che rimarranno
dipendenti di enti destinati al collasso”. Ad affermarlo sono Fp Cgil,
Cisl Fp e Uil Fpl in merito alla notizia del primo esito del
monitoraggio dei dipendenti delle province da ricollocare attraverso la
piattaforma mobilità.gov.it.

Nel dettaglio, spiegano i sindacati,
“degli esuberi da collocare non c’è ancora alcuna certezza sulla loro
reale destinazione, specie per quanto riguarda le loro professionalità,
così come mancano totalmente garanzie per gli oltre mille precari in
scadenza a fine anno e, per effetto delle previsioni della legge di
Stabilità, non ci sono prospettive certe neanche per gli oltre 20 mila
dipendenti che rimarranno al loro posto. Se dovesse essere confermato
l’ulteriore taglio ai trasferimenti, infatti, il problema si amplierebbe
a dismisura, generando un caos occupazionale per tutti i lavoratori di
Province e città metropolitane”. La manovra del governo, precisano, “va
cambiata subito, perché rischia di mandare in dissesto enti, bilanci e
servizi”.

Per quanto riguarda, invece, nello specifico l’esito
del primo monitoraggio, Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl avvertono: “Diverse
regioni hanno inserito nel portale mobilità.gov.it una disponibilità a
farsi carico del personale senza però occuparsi della specifica
collocazione dei ‘soprannumeri’ all’interno dei servizi, senza cioè
contemplare la mappatura dei fabbisogni, le professionalità presenti e
la loro collocazione all’interno dell’organizzazione del lavoro”.

“Per
questo rilanciamo con più forza la nostra mobilitazione. Il 28 novembre
i dipendenti delle province e delle città metropolitane saranno in
piazza insieme a tutti i lavoratori pubblici per chiedere un rinnovo di
contratto vero e una vera riorganizzazione delle reti territoriali di
servizi a persone, imprese e comunità”.

 
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