Camere di commercio, Cgil Cisl Uil: grave preoccupazione per il decreto di riordino

06 Febbraio 2016

Camere di commercio, Cgil Cisl Uil: grave preoccupazione per il decreto di riordino


Comunicato stampa Fp-Cgil Cisl-Fp Uil-Fpl

Roma,
19 gennaio 2015

“Riordino vero e tutela dei livelli occupazionali”.

Alla vigilia del varo del decreto legislativo di riordino del sistema
camerale, FPCGIL CISLFP e UILFPL ribadiscono le priorità dei
lavoratori ed esprimono “grave preoccupazione” per il testo circolato in
queste ore. Un testo che, “a dispetto di quanto previsto dalla legge
delega, mette in serio pericolo la tenuta occupazionale e i servizi alle
imprese: una riduzione del 15% del personale (che poi diventerebbe 25%
per le Camere di Commercio accorpate) porterebbe infatti ad un esubero
di circa 1000 unità sulle quasi 7000 oggi impiegate direttamente dalle
Camere di commercio. Senza considerare le ripercussioni sul resto del
sistema camerale (Unioni regionali e Aziende speciali e partecipate) che
il decreto lascerebbe al loro destino”. Per
le federazioni di categoria si tratta di “una scelta grave e sbagliata:
primo perché contraria alla legge, secondo perché assunta in assoluta
solitudine, senza alcun confronto con i rappresentati dei lavoratori e
senza considerare le necessità del tessuto produttivo. In questo modo si
smantellerebbe un sistema composto da professionalità di assoluta
eccellenza che garantisce un indispensabile supporto all’economia del
Paese”.FPCGIL
CISLFP e UILFPL chiedono dunque al Governo di “dare corso al riordino
garantendo la salvaguardia dei livelli occupazionali secondo quanto
disposto dalla legge delega”, anche perché “in mancanza di una norma a
garanzia dei posti di lavoro, il decreto risulterebbe viziato da eccesso
di delega e quindi illegittimo”. Una
posizione netta quella dei sindacati che già preparano la
mobilitazione: “Per queste ragioni indiciamo lo stato di agitazione del
personale e, nel caso in cui il Governo dovesse ostinatamente procedere
ad un riordino fatto sulle spalle dei lavoratori, siamo pronti a dare
battaglia con una mobilitazione unitaria, coordinata a livello
nazionale, da portare in tutti i posti di lavoro: camere di commercio,
unioni camerali e aziende speciali”.

 
 
 

 
Volantino
 
 
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