Comunicato Stampa Fp Cgil
Contro militarizzazione forestali domani presidio a Montecitorio
Roma, 14 gennaio 2016
Contro la ‘chiusura’ e la militarizzazione del
Corpo forestale, i sindacati di categoria Fp Cgil, Fns Cisl, Sapaf,
Dirfor, Ugl Cfs e Snf promuovono per domani (venerdì 15 gennaio) un
presidio a Roma in piazza Montecitorio, davanti al Parlamento, dalle ore
9 alle ore 19. Al centro dell’iniziativa l’ipotesi di “chiudere il
Corpo forestale, metterlo inspiegabilmente al servizio del Ministero
della Difesa, militarizzando i 7.000 uomini e donne che lo compongono”,
così come dovrebbe prevedere uno dei decreti attuativi della riforma
Madia.
“La sicurezza dei cittadini, la protezione dell’ambiente,
la difesa del territorio non possono essere messe al secondo posto solo
per mantenere i proclami fatti dal governo, con uno spot elettorale di
deriva populista”, sostiene la Fp Cgil aggiungendo che: “Non si può
cancellare con un colpo di spugna, contro il parere di tutte le
associazioni ambientaliste e animaliste, l’unica Forza di Polizia
specializzata nella prevenzione e nella repressione dei reati in materia
di ambiente, biodiversità, benessere animale, agroalimentare, incendi,
dissesto idrogeologico, inquinamento, rifiuti, foreste etc”. Così come,
prosegue, “non si può, in un paese democratico, e contro il parere di
costituzionalisti ed organizzazioni sindacali, militarizzare 7000 uomini
di una polizia civile a suon di decreti”.
La Funzione Pubblica
Cgil ricorda come ci fosse una proposta sindacale di riforma organica
del Corpo Forestale e delle altre Forze di Polizia “che rendesse
l’intero Comparto Sicurezza più moderno e democratico, che migliorasse
l’efficienza delle Forze di Polizia, che eliminasse sprechi e
sovrapposizioni, che portasse a risparmi consistenti”. Ma, accusa la
categoria dei servizi pubblici della Cgil, il governo continua secondo
la sua linea: “Noi ribadiamo – spiega – la nostra contrarietà e quella
di tutti i lavoratori e annunciamo fin d’ora iniziative di protesta e
legali. Ricorreremo alla giustizia amministrativa, alla Corte
Costituzionale, ai giudici del lavoro, alla Corte Europea, in
particolare contro la militarizzazione e la cancellazione senza senso
dei diritti sociali, sindacali e politici del personale del Corpo
Forestale”.