MEF – AGENZIE FISCALI – No al sistema di svalutazione delle professionalità

09 Gennaio 2017

MEF – AGENZIE FISCALI – No al sistema di svalutazione delle professionalità

Roma 18 febbraio 2016 

Si è tenuto presso il MEF
l’incontro tra Amministrazione e OO.SS. riguardo l’informativa sul DPCM del
Sistema di valutazione del personale del MEF e delle Agenzie Fiscali.

In sostanza il DPCM,
ispirandosi a quanto  previsto  dal decreto legislativo 150/2009 (Decreto
Brunetta), suddivide in fasce di merito  la valutazione del personale definendo a
priori una ripartizione che inquadra  il 70/80%
del personale nelle prime due fasce (alta e medio alta)  e la restante parte, 20/30%, nelle ultime due
( media e bassa), con  la previsione  di poter escludere “quote” di lavoratori dalla distribuzione
del trattamento economico collegato alla performance
.

Come FP CGIL riscontriamo che l’impostazione
di questo DPCM sia un tentativo di revisionare   alcuni
degli  aspetti più  negativi del  Decreto Brunetta che, ricordiamo,  abbiamo contrastato con forza sin dal primo
momento con mobilitazioni e scioperi, ma evidenzia anche alcune contraddizioni.
 Infatti, se è vero che rinvia alla
contrattazione la possibilità di allargare/ ridurre  le fasce di merito,di fatto obbliga  le OO.SS ad accettarle, snaturando il  loro ruolo 
in quanto chiamate   ad esprimere giudizi sulla qualità delle
prestazioni dei singoli lavoratori,
ruolo che non intendiamo svolgere e rifiutiamo 
con decisione. Abbiamo piena
consapevolezza  che  la suddivisione in fasce predeterminate, che
nulla ha a che vedere con la valorizzazione delle professionalità,  demotiva fortemente i lavoratori, fa venir
meno il senso di appartenenza ad una categoria, alimenta spinte  disgreganti:  l’opposto di quello che una organizzazione
sindacale deve perseguire.

Registriamo positivamente  che è fatto salvo quanto previsto dall’art. 6
comma 1 del d.lgs.  n.  141/2011 che di fatto sposta l’applicazione dello
stesso  DPCM, che riveste  valore transitorio nelle more della rivisitazione
generale sull’argomento nell’ambito del “Decreto Madia “, alla fase successiva del
prossimo rinnovo contrattuale. Riteniamo fondamentale  per affrontare seriamente questa complessa 
partita che le amministrazioni quantifichino  “le
eventuali economie aggiuntive effettivamente realizzate dalle singole amministrazioni”come
previsto dall’art. 16  d.l. 98/2011, su
cui iniziare un serio confronto per una valutazione che abbia caratteristiche
di massima riconoscibilità e specifiche clausole di salvaguardia a tutela dei
lavoratori.

Nel
nostro intervento abbiamo  ricordato  che attualmente i Fondi del personale delle
Agenzie Fiscali e del MEF sono assegnati  al raggiungimento e alla certificazione  degli  obiettivi
e ripartiti secondo criteri definiti in sede di
contrattazione. L’attivazione di  un sistema di valutazione che “condannerebbe”
8.000 lavoratori dell’Agenzia delle Entrate, 2.000 delle Dogane e dei Monopoli  e 1.600
del MEF a percepire meno  salario
accessorio o addirittura
ad  essere esclusi per legge da ogni compenso, sarebbe da considerare grave ingiustizia, oltre che una errata interpretazione della
normativa vigente. Nessuna amministrazione sarebbe in grado di
funzionare con una percentuale  così
elevata di lavoratori giudicati  “scarsamente
produttivi”: sicuramente  il decreto  brunetta è una delle leggi più assurde e
inapplicabili che siano state  elaborate
da un legislatore.

 

                                                                                     
CGIL FP Nazionale
 
Coord. Agenzia Dogane e Monopoli                               

Florindo Iervolino

CGIL FP Nazionale
Luciano Boldorini

                                                                   

X
Questo sito usa i cookie per offrirti la migliore esperienza possibile. Procedendo con la navigazione sul sito o scrollando la pagina, accetti implicitamente l'utilizzo dei cookie sul tuo dispositivo. Informativa sull'utilizzo dei cookie Accetto