Sanità, Cgil Cisl Uil scrivono al ministro Lorenzin: “Subito tavolo sulle professioni sanitarie”

25 Marzo 2016

Sanità, Cgil Cisl Uil scrivono al ministro Lorenzin: "Subito tavolo sulle professioni sanitarie"


COMUNICATO STAMPA FPCGIL CISLFP UILFPL

“Subito tavolo sulle professioni
sanitarie. L’innovazione nella presa in carico dei pazienti passa
dall’integrazione delle competenze”

Roma,
26 febbraio 2016

L’innovazione in sanità passa dalla valorizzazione
delle competenze di tutti i lavoratori del Ssn. Integrazione fra
professioni, lavoro in team, presa in carico del paziente: la
separazione rigida fra professionisti non ha più senso, bisogna
sviluppare le competenze di ognuno e metterle insieme. E in modo
innovativo, consentendo a infermieri, oss, tecnici, ma anche al
personale amministrativo di mettere al servizio delle persone un
bagaglio di competenze enormemente cresciuto negli anni. Così si rendono
più appropriate, veloci, avanzate e sostenibili le prestazioni
sanitarie. I segretari generali di Fp-Cgil Cisl-Fp e Uil-Fpl scrivono al
ministro della Salute Beatrice Lorenzin e chiedono di allargare ai
rappresentanti di tutti i dipendenti della Sanità il tavolo ipotizzato
dallo stesso ministro all’incontro con i medici. 

Serve
“un’accelerazione nell’innovazione organizzativa, contrattuale e
professionale” – puntualizzano i segretari Rossana Dettori (Fp-Cgil),
Giovanni Faverin (Cisl-Fp) e Giovanni Torluccio (Uil-Fpl) – vale a dire
“evoluzione delle competenze delle professioni sanitarie, sviluppo del
sistema degli standard organizzativi e professionali e valorizzazione
delle figure dell’assistenza, con particolare attenzione
all’integrazione multidisciplinare e all’evoluzione delle professioni
sanitarie anche negli ambiti della ricerca e della docenza”.

Evoluzione
che deve trovare coerenza anche rispetto all’unificazione delle aree
dirigenziali all’interno del nuovo comparto contrattuale Sanità in via
di definizione all’Aran. Per Cgil Cisl e Uil, dirigenza
sanitaria-tecnica-professionale-amministrativa (Area III) e dirigenza
medica (area IV) devono confluire in un’area unica: “Le sfide del
sistema sanitario nazionale richiedono la presenza di un assetto
contrattuale e di regole unico della dirigenza responsabile dei processi
di cura e assistenza e di chi assume responsabilità professionale e di
gestione amministrativa”.

Temi
decisivi per la qualità delle cure e la sostenibilità del sistema, al
quale vanno assicurate le risorse necessarie. È una necessità
improrogabile mettere mano alla disparità tra pubblico e privato e al
dumping contrattuale: “Sanità pubblica e sanità privata accreditata
devono avere le stesse regole sia per quanto riguarda la qualità dei
servizi erogati, sia per le modalità di accesso dei cittadini ai
servizi, sia per i contratti di lavoro. Il contratto unico
pubblico/privato è da tempo la nostra battaglia” concludono i segretari
delle tre federazioni, che per questo chiedono al ministro di aprire il
confronto pronti a portare al tavolo ipotesi di lavoro e proposte
concrete, a partire dal rinnovo del contratto nazionale di lavoro.

 
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