Medici – Scioperi nelle Regioni che non rispettano il contratto, avevamo ragione noi a non firmare

18 Luglio 2011


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Scioperi nelle Regioni che non rispettano il contratto, avevamo ragione noi a non firmare

Il comportamento irresponsabile di alcune Regioni, che, come la Campania, il Lazio e la Sicilia, tagliano in modo illegittimo voci contrattuali, o consentono il licenziamento illecito di dirigenti medici, come in Toscana presso l’Asl di Empoli, non può che portare ad una esasperazione dei rapporti sindacali.

Ed ai prossimi scioperi nella sanità del 28 giugno in Campania e nel Lazio, con i medici ed i veterinari in prima linea.

Far pagare ai cittadini, ai medici e a tutti i lavoratori della sanità, le scelte sbagliate di altri che hanno portato ai deficit sanitari regionali, è per noi inaccettabile.

Per questo il nostro sindacato si sta battendo a livello nazionale, regionale ed aziendale per il rispetto del contratto.

A questo di aggiunge il dato scandaloso della stragrande maggioranza delle aziende, circa l’80%, che non ha concluso la contrattazione aziendale.

Avevamo ragione a non firmare un contratto che ha privato i medici ed i veterinari del 15% dell’aumento, che poteva essere certo nel salario fondamentale senza delegarlo alla contrattazione aziendale.

Oggi tutti gli altri lavoratori del pubblico impiego hanno già nella busta paga il 90% dell’aumento, mentre i medici ed i veterinari, grazie ad un contratto autolesionista, sono rimasti con il 75%.

Un regalo alle Regioni ed alle Aziende, che è stato subito accettato, ma non restituito.

Quando nei prossimi mesi si aprirà il tavolo per il rinnovo del contratto nazionale, auspichiamo che almeno questa volta, prevalga una linea di buon senso, dando il massimo della certezza degli aumenti già nel salario fondamentale, valorizzando finalmente l’esperienza professionale e non solo gli incarichi gestionali.

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