MEF: Progressioni economiche – Accordo definitivo

23 Maggio 2016

MEF: Progressioni economiche – Accordo definitivo

La Funzione Pubblica e  l’IGOP hanno
 certificato l’ipotesi di accordo relativo
alle progressioni economiche    e alle
posizioni organizzative. L’avvenuta certificazione dimostra che l’accordo è
perfettamente coerente con  quanto
stabilito dall’art 18 c. 6 del CCNL 2006/2009: non è  in deroga, né tantomeno una forzatura
contrattuale.  Chi in questi mesi  ha inondato gli uffici di comunicati
farneticanti cercando di far credere ai lavoratori     che
era stato violato il CCNL, che l’accordo era illegittimo e sarebbe stato
annullato dal giudice del lavoro, ha dato nuovamente dimostrazione di ignorare
le norme vigenti, di scarsa conoscenza del CCNL. L’accordo prevede, è bene
ricordarlo, il passaggio di fascia dal primo  gennaio 2016 
 per il   69%
del personale,  senza  la valutazione  del dirigente, caso unico  in tutta la pubblica Amministrazione.

    Chi nei giorni scorsi  ha affermato che il MEF non può applicare
criteri meritocratici, ha mentito.   Infatti, 
 gli organi di controllo ( IGOP e  Dipartimento della Funzione Pubblica) stanno
imponendo a   tutte le Pubbliche
Amministrazioni l’ applicazione di  criteri
selettivi  anche se in quell’Ente non
sono stati mai utilizzati. Le OO.SS che  affermano
 il contrario dovrebbero  seguire con più attenzione cosa avviene fuori
dal MEF,  se vogliono realmente rappresentare
i lavoratori del Ministero, eviterebbero di portare la categoria in un baratro,
come nel famoso quadro ” la parabola dei ciechi ” di Bruegel il vecchio.

  Aver
applicato il criterio della formazione ci ha permesso di tener fuori dal MEF il
sistema della valutazione.    

Vista la pessima informazione data da alcune OO.SS ribadiamo  che l’accordo non prevede  nessun concorso, poiché  è stato eliminato lo sbarramento delle 15 risposte
 esatte per essere ammessi alla  graduatoria finale, come era stato  proposto inizialmente  dall’Amministrazione.  Forse i
non firmatari dell’accordo non hanno letto con attenzione o ancor peggio
non hanno capito l’accordo, avrebbero  sicuramente evitato di scivolare  sugli specchi dicendo che  “l’accordo è normativamente corretto ma si
impegneranno a fare escludere il criterio selettivo della formazione”. Quali criteri 
selettivi cercheranno  di
applicare, visto che nel  biennio
2016/2017 tutto il personale passerà di fascia economica?

Roma 23 maggio 2015

Cgil Fp Nazionale
Luciano Boldorini

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