Servizi scolastici e scuole per l’infanzia: Nota unitaria Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl

13 Giugno 2016

Servizi scolastici e scuole per l'infanzia: Nota unitaria Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl

Roma, 24 maggio 2016

Lo scorso 19 maggio CGIL
CISL e UIL hanno organizzato in Piazza Montecitorio a Roma una mobilitazione nazionale
promossa per rappresentare al Governo e al Parlamento i rischi

che incombono sui servizi
scolastici ed educativi destinati all’infanzia.

Carenze di personale e di
risorse, l’esternalizzazione e la riduzione dei servizi –

soprattutto ai bambini con
disabilità che necessiterebbero di un’assistenza prolungata e

qualificata – sono i fattori
che accomunano le scuole per l’infanzia da nord a sud dello stivale,

condizionandone sia la
didattica che la sicurezza e mettendo a rischio di smantellamento un

sistema nevralgico per il
Paese sotto il profilo sociale.

Solo l’abnegazione dei
lavoratori e il sostegno economico prestato dai genitori dei bimbi –

chiamati a contribuire alle
spese di approvvigionamento di materiale didattico e finanche a

partecipare materialmente
alla manutenzione ordinaria dei plessi – consentono alle scuole

ancora di funzionare.

In questi anni il servizio
scolastico non si è avvicinato neanche lontanamente alla

copertura che la strategia di Lisbona 2000 aveva indicato – pari al 33% dei bimbi in età prescolare

– per raggiungere la quale
mancano all’appello almeno 1.700 nuove strutture e

almeno 20.000 lavoratori.
Anzi, a dispetto del mancato aumento del servizio previsto nel 2000

a Lisbona, oggi sono a
rischio anche quelli ben più ridotti erogati dal sistema pubblico.

Se non si vuole lasciare in
capo alle sole famiglie il problema dell’educazione del bambino

in età 0-6 anni, il Governo
deve intervenire con urgenza ed è per questo che chiediamo la

convocazione di un incontro
per discutere le nostre proposte che sono:

– Lo sblocco del turn over;
– Il superamento del
precariato
– La tutela e la valorizzare
dei lavoratori delle scuole dell’infanzia e degli asili nido
– La costruzione del nuovo
sistema educativo integrato da zero a sei anni.

Anche l’ANCI, investita delle nostre richieste, nella
nota di riscontro ha manifestato

grande preoccupazione per la problematica, in particolare
per le sorti del personale precario

per il quale auspica una celere soluzione attraverso un
percorso di immissione in ruolo.

In attesa comunque dello sblocco del turn-over e della
stabilizzazione del precariato

esistente, è prioritario innanzitutto procedere alla
proroga dei contratti del personale precario

che ha garantito in questi anni la copertura degli
incarichi e la sostituzione delle assenze,

nell’impossibilità di realizzare il necessario ricambio
generazionale.

     FP CGIL                  CISL FP                     UIL FPL
Rossana Dettori        Giovanni Faverin         Giovanni Torluccio

 
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